Forte Interrotto - Monte Mosciagh

Questo percorso non è per principianti del trekking, è su sentieri battuti ma senza indicazioni, è consigliato avere una cartina topografica a disposizione e la traccia GPS.

La Forest Therapy è una pratica che si basa sull'immersione nella natura, in particolare nelle foreste, con l'obiettivo di migliorare la salute fisica e mentale. Alcuni dei punti chiave della Forest Therapy sono:

• Passeggiate lente: Esplorando la foresta a passo lento, si stimolano tutti i sensi.
• Respirazione consapevole: Si respira profondamente l'aria della foresta, ricca di sostanze benefiche emesse dagli alberi.
• Connessione con gli elementi: Si toccano le foglie, si ascoltano i suoni della natura, si annusano i profumi del bosco.

che dovrebbe portare a questi risultati:

• Riduzione dello stress
• Miglioramento dell'umore

Recentemente ho riscoperto il profondo legame che mi unisce ai monti Interrotto e Mosciagh. Negli anni '80, questi luoghi sono stati la mia palestra estiva, dove ogni giorno salivo da Camporovere, ed ora mi rendo conto che proprio qui riesco a ritrovare la mia carica fisica ed emotiva probabilmente anche per quello che il bosco mi ha sempre regalato.

Nel tempo ho visto cambiare il Forte Interrotto ed il bosco stesso a causa della tempesta Vaia. Ora è una meta turistica molto frequentata ma è ancora possibile isolarsi su sentieri battuti ma non segnalati.

Il percorso è studiato su più fasi:

• conoscenza iniziale della posizione e della storia del luogo
• un primo bagno nel bosco
• respiro intensivo
• momento di relax
• secondo respiro intensivo
• pausa e meditazione
• passeggiata di recupero

Come prima cosa una visita al forte ed al panorama su Asiago. Nel secolo scorso dal forte non era possibile vedere il panorama se non ci si avventurava sul tetto del forte stesso. Se volete approfondire la storia visitate la pagina dedicata al Forte Interrotto.

Si prende il sentiero che sale dietro al forte nei pressi dell'aera pic-nic. Alcuni segnali arancioni indicano il percorso.

Si scende e si prende il sentiero verso destra. Il sentiero termina nella valle dello Zemblen. Nel secolo scorso in quest'area ho rinvenuto e consegnato ai Carabinieri diverse spolette ed un proiettile inesploso, probabilmente un 149, ma anche diverso scatolame ed i resti di un sacco di cordite per cannoni. Tracce indissolubili della Grande Guerra.

Scesi allo Zemblen si prende a sinistra per poi salire a destra.

Qui inizia una salita impegnativa dove con l'aumentare del respiro e del battito cardiaco sicuramente inalerete le essenze del bosco e sentirete la sua fragranza.

Il silenzio non esiste, il bosco parla continuamente: con il battito delle ali degli insetti, con qualche pigna che cade, con qualche animale che si muove. Ma se c'è anche un po' di vento gli alberi stessi avranno la voce per raccontarvi la loro storia o per cantarvi una canzone.

Si raggiunge una piccola radura con dei ruderi sulla destra e sulla sinistra, alle pendici del monte, una strana costruzione, forse un segnale confinale.

Si sale e si arriva ad un incrocio. Si prende la strada a destra che con una dolce salita ci porta alla valle del Lemble.

La strada si collega ad un'altra strada che attraversa questa valle. 

Proseguiamo a sinistra in discesa per poi trovarci in piano. Un momento di relax per il respiro e la camminata più leggera. Anche in questa valle si possono trovare molti resti della Grande Guerra, non sono evidenti ma ci sono!

Prima che la strada inizi a salire si prende il sentiero a destra.

Per informazione, i segnali gialli lungo il percorso ed eventuali numerazioni NON indicano un sentiero ma delimitano delle aree.

Ancora una salita impegnativa per riprendere il respiro del bosco.

Il sentiero corre sulle pendici del Triffle con a sinistra la Val Galmarara. 

Si passa nei pressi di una dolina boschiva detta Busa del Taio per arrivare sulla strada che da Galmarara porta al Mosciagh.

Si tiene la destra e si sale fino ai cimiteri del Mosciagh.

Qui è giusto fermarsi per una visita ed una riflessione sull'inutilità delle guerre e su come finiremo anche noi ... 

Altri dettagli li puoi trovare sulla pagina dedicata al Monte Mosciagh.

Ripresa la strada verso l'Interrotto si incontra subito un monumento alla Brigata Catanzaro.

Si rientra nel bosco per poi uscire in vista della piana di Asiago.

Prima della tempesta Vaia (autunno 2018) il bosco era continuo e arrivava fino alla fine del percorso. Adesso invece c'è un tratto completamente esposto al sole ma anche con una bella vista!
Nella primavera del 2019, in una mia prima escursione dopo la tempesta Vaia, provai un'immensa sofferenza nel vedere tanti alberi caduti.

Si rientra nel bosco e con una lunga discesa si arriva al forte. Questo tratto di strada è più frequentato ed aiuta a riprende il contatto con il mondo.

Come si raggiunge:

Da Camporovere di Roana (VI) si seguono le indicazioni che dal centro del paese portano al Forte Interrotto.
Dopo i primi due tornanti la strada non è più asfaltata.

Mappa e traccia GPS:

Storia:

Link alla storia indicata su altre pagine di Montagnando:

• Forte Interrotto
• Monte Mosciagh