Questo percorso ad anello è un'alternativa più lunga rispetto al percorso Labirinto Brustolà di Monte Fiara.
Si parte dal parcheggio del rifugio Campomulo salendo per la strada bianca in direzione sud-ovest.
Inizio del percorso
Al primo e secondo incrocio si prosegue a destra seguendo le indicazioni per Malga Fiara.
Primo incrocio
Secondo incrocio
Superato il cuore si segue il sentiero a destra sempre per Malga Fiara - Rifugio Campomuletto.
Un cuore
Inizio del sentiero verso Malga Fiara - Rifugio Campomuletto
Già all'inizio del sentiero troverete trincee a destra ed a sinistra che vi accompagneranno per un lungo tratto del percorso.
Trincee
Trincee
Altre strutture lungo il percorso.
Ex baraccamenti militari
Ex baraccamenti militari
Dopo una faticosa salita il sentiero gira bruscamente a destra. Il segno bianco-rosso è visibile su di un albero lontano.
Incrocio poco segnalato, si va a destra
Incrocio poco segnalato
Superata questa difficoltà si arriva subito alla parete rocciosa dove inizia il labirinto. A questo punto è necessario uscire dal sentiero bianco-rosso e seguire dei punti azzurri posti sulle rocce.
La parete rocciosa
Verso l'ingresso del labirinto
Verso l'ingresso del labirinto
Attenzione all'interno del labirinto, in alcuni punti può essere pericoloso ed è necessario superare degli ostacoli anche con l'aiuto delle mani.
L'ingresso è una stretta fessura nella roccia dove per passare bisogna togliersi lo zaino.
L'ingresso si cela nella roccia a destra
Ingresso del labirinto
Dettaglio del labirinto
Dettaglio del labirinto
Questo punto, che non è proprio nel percorso poiché è subito dopo il punto azzurro che farebbe deviare a destra, è senz'altro il più suggestivo. Due pareti altissime vi faranno sentire decisamente piccoli!
Dentro la montagna
Passato il primo pezzo si esce dal labirinto per poi rientrare su alcuni stanzoni. Oltre ad una grotta scavata durante la Grande Guerra e che permetteva l'uscita a delle trincee superiori, ci sono diversi dettagli che fanno pensare ad una zona di accampamento.
Dettaglio del percorso esterno
Dettaglio del labirinto
Dettaglio del labirinto
Il percorso finisce con queste scale:
La scala di uscita dal labirinto
La scala di uscita dal labirinto
Nel bosco il sentiero si fa un po' ripido. Non ci sono riferimenti ma è facile da seguire.
Il sentiero termina su una strada forestale e si prosegue a destra.
Termine del sentiero
Strada forestale
Si continua rimanendo sulla strada forestale evitando così la strada principale e le automobili.
Arrivati sopra al secondo tornante della strada asfaltata, il percorso si unisce e prosegue dritto in uscita dal tornante stesso.
Dettaglio del percorso nei pressi del secondo tornante
Dopo una decina di metri si prende il sentiero che scende a sinistra e lo si segue fino al rifugio.
Strada in uscita dal secondo tornante
Dettaglio del percorso
Dettaglio del percorso
Sopra al rifugio Campomulo un ex cimitero della Grande Guerra ed altre zone di baraccamenti e grotte.
Ex cimitero
Ricoveri in caverna
Il rifugio e il parcheggio
Come si raggiunge:
Da Gallio (VI) in direzione di Enego, dopo circa 300 metri sulla sinistra troverete le indicazioni per Melette/Campomulo. Si parcheggia nell'area del rifugio.
Mappa e traccia GPS:
Mappa e traccia Campomulo - Labirinto Brustolà
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Gallio |
Categoria: | Montagne, Grotte e Voragini, Sacrari, Cimiteri e Lapidi di Guerra |
Tipologia: | Naturalistico, Storico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.947600 - 11.548090 (45°56'51" N - 11°32'53" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.939141 - 11.550857 (45°56'20" N - 11°33'3" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1528 |
Altitudine di arrivo (m): | 1760 |
Dislivello (m): | 250 |
Difficoltà del percorso: | EE - Escursionisti Esperti |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 2 ore |
Km totali: | 4,60 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Storia:
(tratta dai tabelloni in loco)
CAMPO MULO
La valle di Campo Mulo e in particolare la sua testata si trovarono al centro di importanti operazioni belliche nel triennio 1916-1918. Caduta in mani austriache al momento dell'offensiva di primavera del 1916, tornò in quelle italiane in seguito alla controffensiva del giugno, trasformandosi in un importante centro di retrovie che riforniva un fronte estremamente vasto, che andava inizialmente dallo Zebio alla Caldiera. Nuovamente occupato dai reparti imperial-regi nel novembre 1917, servi da base ai Kaiserjaeger per i combattimenti che all'inizio di dicembre li portarono alla conquista di Monte Zomo ai danni dei fanti della Brigata "Liguria". Fino al termine del conflitto svolse poi la funzione di importante base avanzata per la fallita "operazione Radetzky" del giugno 1918 e per l'ultima difesa delle linee austriache sull'Altopiano nei giorni di Vittorio Veneto. Ernst Wissaupt, nella sua storia "ufficiale" dei reggimenti Kaiserjaeger tirolesi nel corso della guerra, la ricordava così, dopo la conquista del nodo delle Melette: "Poi i battaglioni della 56a brigata da montagna e con essi i tre battaglioni Kaiserjaeger vennero ritirati dal fronte e fatti ripiegare nella valle di Campo Mulo per riposarsi e ripianare le proprie perdite. Il soggiorno nell'accampamento di baracche delle riserve non era affatto piacevole. In quella zona elevata, quanto mai inospitale, in parte già coperta di neve non c'erano altri ricoveri che pochi gruppi di baracche lasciativi dalle truppe italiane capaci di garantire protezione dal freddo intenso di quelle lunghe notti. Il freddo si faceva sentire tanto più in quanto le truppe mancavano ancora di indumenti caldi.
Gli allontanati per malattia erano davvero numerosi."
Data visita: 11/08/2024
Data pubblicazione: Aug. 23, 2024
Autore: Corrado De Zanche