Dopo la visita al Sacrario di Roveto seguiamo delle indicazioni verso la "Strada degli Artiglieri".
Lungo la strada si trovano moltissime lapidi commemorative. Tantissimi i nomi conosciuti, non tanto per la loro storia (purtroppo), ma perché sono nomi di strade che abitualmente leggiamo nelle nostre città senza quasi conoscere il valore che quei nomi hanno per il nostro paese.
Una fermata particolare alla lapide di "Tombolan Fava" ..... una caserma a San Donà di Piave porta il suo nome (o meglio portava, perché ora la caserma è dismessa), ero di leva nel lontano 1988 (3°/88).
Strada degli Artiglieri - lapide Ottorino Tombolan Fava
La Strada degli Artiglieri è tutta asfaltata e termina in un piccolo piazzale dove c'è anche la Baita Alpini Damiano Chiesa.
Caverna Damiano Chiesa - particolare del sentiero
Caverna Damiano Chiesa - particolare del sentiero
Caverna Damiano Chiesa - ingresso caverna
Il percorso è molto breve e ben segnalato. Si arriva all'ingresso della caverna in pochissimi minuti.
Caverna Damiano Chiesa - dentro la caverna, cannone 149/35 Mod. 1901 in acciaio di fabbricazione italiana
Caverna Damiano Chiesa - dentro la caverna, cannone 149/35 Mod. 1901 in acciaio di fabbricazione italiana
Caverna Damiano Chiesa - dentro la caverna
Caverna Damiano Chiesa - dentro la caverna
Come si raggiunge:
Da Rovereto (TN) seguire le indicazioni per la Campana dei Caduti. Iniziata la salita su Viale Schio (SP89) dopo il primo tornante sulla destra si trovano le indicazioni per il Sacrario. Si prosegue su via Madonna del Monte e quindi su via Castel Dante. Superato il Sacrario di Rovereto si continua lungo la "Strada degli Artiglieri" fino al termine della stessa.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Piccole Dolomiti, Pasubio, Novegno |
Provincia / Comune: | Trento / Rovereto |
Categoria: | Montagne, Fortificazioni |
Tipologia: | Storico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.853464 - 11.036156 (45°51'12" N - 11°2'10" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.853417 - 11.034937 (45°51'12" N - 11°2'5" E) |
Altitudine di partenza (m): | 510 |
Altitudine di arrivo (m): | 525 |
Dislivello (m): | 15 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (complessive, esclusa visita) | 5 minuti |
Come si raggiunge: | A piedi |
Storia:
(tratta da Wikipedia)
Damiano Chiesa si arruolò volontario il 28 maggio 1915 nell'Esercito Italiano, 6º Reggimento Artiglieria da Fortezza. Pur di raggiungere al più presto il fronte, accettò in un primo tempo di svolgere le umili mansioni di attendente di un ufficiale. Come era prassi imposta per tutti gli irredentisti che si trovavano in prossimità del nemico, gli fu assegnato un nome di guerra: "Mario Angelotti". Destinato inizialmente ad un forte di sbarramento sopra Valli dei Signori (dal 1926 Valli del Pasubio), il 17 giugno 1915 raggiunse una batteria leggera sul Monte Testo, di fronte al Col Santo, oltrepassando così «il vecchio e odiato confine, in uniforme da soldato italiano». Dopo aver frequentato un corso accelerato per conseguire il grado di sottotenente, nel febbraio del 1916 fu aggregato al 9º Reggimento della stessa Arma che operava sul Coni Zugna, a sud di Rovereto. Nel frattempo, la sua famiglia era stata deportata nel campo di internamento austriaco di Katzenau. Suo compito principale era dirigere il fuoco sulle linee austriache in luoghi che conosceva benissimo. Fu fatto prigioniero in quel settore, a Costa Violina, il 16 maggio 1916, dai Kaiserjäger mentre si trovava in una caverna per la protezione dal tiro dei cannoni, che anch'egli aveva contribuito a costruire.
Il giudizio statario (sorta di rito abbreviato per i reati di carattere militare) per il delitto di alto tradimento iniziò alle 8 antimeridiane del 19 maggio e si svolse nella villa Gerloni, in via della Saluga, dove aveva sede il tribunale militare dell'XI armata. La sentenza, pubblicata alle 17,30 dello stesso giorno, prevedeva la pena di morte per capestro, ma il Generale Viktor Dankl, cui spettava di approvarla e renderla definitiva, dispose che venisse eseguita invece mediante fucilazione. Ciò che fu fatto, verso le ore 19, nella "fossa della cervara" del Castello del Buonconsiglio a Trento.
Data visita: 23/07/2016
Data pubblicazione: March 21, 2017
Autore: Corrado De Zanche