Il forte Sommo Alto è facilmente visitabile perchè raggiungibile in macchina o in seggiovia.
Il forte è stato recentemente sistemato e messo in sicurezza. Era un fortino di supporto tra i due più grandi Forte Serrada e Forte Cherle con solo due obici ed un complesso sistema di difesa da eventuali attacchi della fanteria.
Forte Sommo Alto
Forte Sommo Alto
Forte Sommo Alto
Come gli altri forti, anche questo ha subito i danni maggiori nel periodo tra le due guerre per il recupero del ferro utilizzato nella costruzioni di armi per la seconda guerra mondiale.
Le stanze si presentano adesso come un unico blocco con tante porte e finestre.
Forte Sommo Alto - Interno
Forte Sommo Alto - Interno
Forte Sommo Alto - Interno
Forte Sommo Alto - Interno
Forte Sommo Alto - Scala di collegamento tra i piani
E' possibile vedere tutti e tre i piani attraverso i corridoi perfettamente percorribili.
Forte Sommo Alto - Corridoio Batterie
Forte Sommo Alto - Uscita alle batterie
Forte Sommo Alto - Corridoio
Il corridoio più alto unisce le batterie e l'osservatorio centrale.
Forte Sommo Alto - Batteria
Forte Sommo Alto - Osservatorio
Forte Sommo Alto - Copertura superiore
Mentre dal corridoio più in basso partono le gallerie per le postazioni avanzate e per l'uscita di emergenza in caso di assedio.
Forte Sommo Alto - Ingresso alla galleria più lunga
Forte Sommo Alto - Scale in galleria
Forte Sommo Alto - Uscita di emergenza
Altre foto del forte e degli interni
Abbiamo percorso tutte e tre le gallerie e, dopo la prima di quasi 200 gradini, appena abbiamo iniziato le scale di un'altra galleria c'è venuto uno spontaneo "NOOOOO" per la stanchezza che già avevamo
Le batterie avanzate sono interessanti per posizione e costruzione, ma la trincea che circonda il forte lo è ancora di più.
Forte Sommo Alto - Postazioni Avanzate
Forte Sommo Alto - Trincea
Forte Sommo Alto - Postazioni Avanzate
Alcuni particolari interessanti, una feritoia per fucilieri con ancora la protezione in metallo e, forse, la camera mortuaria per tre bare.
Forte Sommo Alto - Feritoia per fucile
Forte Sommo Alto - Camera mortuaria?
Per comunicare con i forti vicini si usava un metodo di segnalazione ottica e il codice Morse. Un piccolo foro permetteva all'addetto alle trasmissioni di vedere nella direzione del forte di fronte e, nel foro più grande, veniva infilata la luce di segnalazione. Questo metodo non permetteva l'intercettazione da parte degli avversari, sempre che non si trovassero sulla linea ottica. Nelle foto sotto il particolare dei tubi ottici verso Forte Serrada (Dosso del Sommo).
Forte Sommo Alto - Tubi ottici
Forte Sommo Alto - Tubi ottici
Una tabella ricorda il recupero parziale del forte da parte degli alpini, e una scritta parziale dell'epoca del forte che cosa voleva indicare?
Forte Sommo Alto - Targa degli Alpini
Forte Sommo Alto - Scritta d'epoca indecifrabile (purtroppo)
All'interno di una galleria abbiamo travato tracce di uno scarpone, forse di qualche ufficiale che ispezionava i lavori ma con il cemento ancora fresco
Forte Sommo Alto - Impronta (quasi) fossile
La splendida giornata ci ha permesso di scrutare i monti vicini, compreso l'Adamello.
Forte Sommo Alto - Folgaria
Forte Sommo Alto - visto da più in alto
Forte Sommo Alto - L'Adamello
E questa è la porzione di panorama verso l'Adamello.
Forte Sommo Alto - Panorama
I due forti vicini e visibili sono il Forte Cherle e Forte Serrada (Doss delle Somme o Dosso del Sommo). E' meglio avere con se un binocolo
Forte Sommo Alto - Vista sul Forte Cherle
Forte Sommo Alto - Vista sul Forte Serrada (Dosso del Sommo)
Nel visitare il forte ci siamo un po' attardati, forse troppo
Forte Sommo Alto - Verso il tramonto
Forte Sommo Alto - Folgaria di Notte
Forte Sommo Alto - Folgaria di Notte
Altre foto sui dettagli, postazioni esterne e panorami
Come si raggiunge:
Da Folgaria (TN) seguire per Francolini, Fondo Grande. Passato Fondo Piccolo, prima di arrivare a Passo Coe, prendere la strada bianca sulla sinistra. Si procede per circa 2 Km e si imbocca una strada sulla destra che in un centinaio di metri porta al forte. E' possibile raggiungerlo tranquillamente in auto, bici e a piedi.
L'alternativa è fermarsi a Francolini e prendere la seggiovia che porta al rifugio Stella d'Italia. Da li si arriva con una facile passeggiata di 10 minuti.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Alpe Cimbra, Tonezza, Arsiero |
Provincia / Comune: | Trento / Folgaria |
Categoria: | Fortificazioni |
Tipologia: | Paesaggistico, Storico, Panoramico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.891891 - 11.200564 (45°53'30" N - 11°12'2" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.891891 - 11.200564 (45°53'30" N - 11°12'2" E) |
Altitudine di arrivo (m): | 1613 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (complessive, esclusa visita) | |
Come si raggiunge: | A piedi, In auto, In mountain bike |
Storia:
(tratta dai tabelloni trovati in loco)
Venne costruito tra il 1911 ed il 1914 sulla sommità dell'altura (1613 m) da cui ha preso il nome. Aveva la funzione, in concerto con i forti Cherle e Dosso del Sommo, di controllare il settore orientale dell'altopiano di Folgaria, in particolare il solco di Val Orsara e il settore di Passo Coe. Nei progetti originali doveva essere un'opera intermedia con funzioni di casermaggio ma successive valutazioni strategiche lo elevarono al ruolo di fortezza. Per ragioni di economia fu però armato con soli due obici da 10 cm in cupola corazzata girevole.
Comandante del forte fu il capitano Rudolf Kalifius.
Fin dall'inizio del conflitto Forte Sommo Alto partecipò con i propri obici ad azioni offensive contro le posizioni italiane dislocate tra monte Maronìa e l'altopiano dei Fiorentini. La sua azione più incisiva si ebbe nel maggio del 1916 in occasione dell'Offensiva di Primavera (Strafexpedition). Non fu mai preso d'assalto dalle fanterie italiane e in prossimità della ritirata, nel novembre 1918, aprì il fuoco contro le linee nemiche fino all'esaurimento delle munizioni.
La struttura fortificata
Chiamato dagli Austroungarici Werk Sommo, fu progettato dal Capitano della Stato Maggiore del genio Schönherr che ne diresse anche i lavori di costruzione. Costò 982.000 corone austriache, armamento escluso. E' strutturato su tre piani: il piano interrato da cui si dipartono i tunnel che portano alle postazioni avanzate, il piano terra che ospitava gli alloggi della truppa ed i locali di servizio (centrale elettrica, telefonica, depositi etc.) e il blocco batterie, al primo piano, sotto la copertura di calcestruzzo, collegato alla torre osservatorio e agli obici in cupola. Privo di fossato, era protetto da un muro e da un terrapieno di cui oggi è visibile il basamento.
Come gli altri forti era una struttura del tutto autonoma, capace di operare in completo isolamento con l'esterno. Era dotato di un generatore diesel che forniva l'elettricità per l'illuminazione interna, per i riflettori e per i ventilatori mentre l'approvvigionamento idrico era dato da due cisterne capaci di una riserva di 380 ettolitri ciascuna, alimentate da un acquedotto e apparato di pompaggio. Era collegato telefonicamente con la centrale di Folgaria e disponeva di un sistema di trasmissione di segnali ottici con Forte Cherle, Forte Dosso del Sommo e con la linea arretrata di monte Cornetto. La guarnigione del forte era composta da 6 ufficiali e 162 uomini di truppa.
L'armamento e le postazioni avanzate - L'armamento principale era dato da due obici da 10 cm - mod. 09 - collocati in cupole girevoli in acciaio (spessore di 25 cm), inframmezzate da una cupola osservatorio. L'armamento secondario disponeva invece di 18 mitragliatrici modello 07/12 delle quali 14 in corazza fissa.
Il collegamento con le postazioni avanzate, disposte a settentrione e ad oriente del forte, era reso possibile da due tunnel: quello orientale di circa 100 m e quello settentrionale, sviluppato su rampe di scale, di circa 200 m. Un'eventuale evacuazione della fortezza era invece resa possibile da una galleria di sicurezza che si stacca ad ovest del complesso fortificato.
Forte Sommo Alto - Piantine
Forte Sommo Alto - Piantine
Data visita: 23/06/2007
Data pubblicazione: Aug. 26, 2007
Autore: Corrado De Zanche