Monte Zingarella

Quando si arriva in Galmarara, quella vetta sulla destra sembra controllare chi passa sotto di lei. Non ci sono sentieri che portano sulla cima, ma c'è qualcosa che ci tiene nascosto ....

L'escursione inizia salendo per la strada che è sulla destra quando si arriva in macchina in direzione malga Zingarella.

La salita è piacevole e non impegnativa.

Un paio di tornanti e la strada lascia la valle proseguendo ad est.

Arrivati in vista della malga si lascia la strada principale proseguendo dritti in direzione della malga stessa. Se comunque proseguite per la strada principale arriverete allo stesso punto con qualche centinaio di metri in più di cammino.

Dal parcheggio alla malga ci vogliono circa 30 minuti.

Arrivati nei pressi della malga la strada gira verso sinistra e il sentiero prosegue dritto in direzione nord. Non è molto facile da vedere, dipende da quanto è calpestata l'erba. Il sentiero passa a sinistra di un abbeveratoio fino ad arrivare a destra delle rocce di fronte. Poi il sentiero torna ad essere visibile.

Il sentiero sembra essere una vecchia mulattiera militare e si riconosce dai bordi di sassi allineati che sono quasi sempre presenti.

Dopo una leggera curva a destra si incontra una sorgente d'acqua e poco dopo una curva a sinistra il percorso continua tra i pini mughi.

Sulla sinistra del percorso ci imbattiamo in una lapide a memoria di un incidente aereo del 1979.

Proseguendo si arriva alla voragine. Dalla malga ci sono voluti circa 10 minuti. Sebbene la voragine (Buso della neve) sia grande, dei pini mughi la dividono dal sentiero e potrebbe passare inosservata. La si può osservare alla sinistra quando il sentiero fa una brusca curva a destra in direzione est.

Passata la voragine il sentiero riprende e ci si imbatte in alcuni ruderi di baracche.

Arrivati all'immancabile campo solcato si può apprezzare il panorama verso il Lagorai.

Si prosegue sempre in salita seguendo le tracce della mulattiera, ma arrivati al punto di massima quota, le tracce della mulattiera si perdono. Inizia la discesa comunque facilmente visibile.

Quando il sentiero torna ad essere quasi in piano, sulla destra si notano altri ruderi della Grande Guerra.

Proseguendo si arriva ad un prato erboso dove si incrocia il sentiero che porta alla Mina della Botte. Si continua sempre in discesa verso nord ovest seguendo facilmente la pseudo strada.

Il sentiero si ricongiunge alla strada che da Galmarara porta a Bivio Italia. Si prosegue a sinistra in discesa raggiungendo in breve tempo il punto di partenza.

 

Come si raggiunge:

Da Asiago in direzione Trento. Usciti dall'abitato di Camporovere dopo circa 3 km e subito dopo una curva a destra sempre sulla destra inizia una strada a fondo naturale con indicazione Galmarara. Si prosegue per questa strada fino al termine della stessa per circa 7 km. Non è messa molto bene, soprattutto dopo i tornanti.

 

Mappa e traccia GPS: