
Il laghetto Lumera è facilmente raggiungibile partendo dal duomo di Asiago.
Dal suo campanile parte via Oberdan in direzione nord. Si prosegue per un centinaio di metri dove a sinistra inizia via Lumera.

Inizio del percorso

Via Lumera
Ancora una decina di metri e si è fuori dal centro abitato. La strada è percorribile in tutte le stagioni ma ogni volta diversa per la sua luce ed i suoi colori.

Strada verso il laghetto

Strada verso il laghetto

Strada verso il laghetto
In pochi minuti si arriva al laghetto, un ottimo posto per rilassarsi un po'.

Laghetto Lumera

Laghetto Lumera

Laghetto Lumera
Volendo, subito sopra al laghetto, c'è anche una piccola baita bar.

Il Forte Interrotto visto dal laghetto
Se all'andata lo sguardo era tra prati, il Forte Interrotto, il monte Mosciagh e lo Zebio, la strada del ritorno non è da meno sulla vista del sacrario e del duomo.

Ritorno verso Asiago

Il duomo di Asiago
Mappa e traccia GPS:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Asiago |
Categoria: | Montagne |
Tipologia: | Naturalistico, Paesaggistico, Storico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.880364 - 11.502365 (45°52'49" N - 11°30'8" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.876036 - 11.506644 (45°52'33" N - 11°30'23" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1001 |
Altitudine di arrivo (m): | 1006 |
Dislivello (m): | 13 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (complessive, esclusa visita) | 30 minuti |
Km totali: | 1,90 |
Come si raggiunge: | A piedi, In mountain bike |
Tipo di tragitto: | Percorso ad anello |
Storia:
(tratta dai tabelloni in loco)
LAGHETTO LUMERA
La storia della Prima Guerra Mondiale sull'Altopiano dei Sette Comuni è anche, se non soprattutto, la vicenda amara e sofferta del profugato. Sotto i colpi del "lungo Giorgio", il poderoso cannone da marina da 354 mm collocato sulla penisoletta di Calceranica del lago di Caldonazzo, la popolazione civile dovette abbandonare precipitosamente, alla metà di maggio del 1916, gli abitati di Asiago, quasi subito preda delle fiamme, e di Gallio per andare incontro a tutti i disagi della condizione di profughi. Una condizione che venne aggravata, non da ultimo grazie agli interventi del "Popolo d'Italia" di Mussolini, dal sospetto di sentimenti filoaustriaci legati all'uso del cimbro come dialetto locale e dalle resistenze ottuse della burocrazia. Alle autorità comunali sfollate nella pianura vicentina che chiedevano l'erogazione del sussidio per i propri concittadini, quasi soltanto donne, anziani e bambini, le autorità militari risposero, almeno inizialmente, chiedendo copia dell'ordine di evacuazione.
Si trattava di qualcosa di più di un'amara ironia per chi aveva dovuto abbandonare le proprie case sotto delle bombe che nessuno aveva anche solo previsto, senza poter contare nemmeno sul recupero dei più semplici effetti personali.
Uno dei loro sacerdoti, Don Giuseppe Bonato, si sarebbe rivolto in questi termini al Sindaco di Bassano nel settembre dello stesso anno: "Ill.mo sig. Sindaco io rivolgo, a nome di tanti infelici bisognosi, la mia viva preghiera, e, appellandomi ai Suoi nobili sentimenti di fervido e sincero patriottismo, io mi riprometto che non vorrà rifiutare la mia cooperazione ad un'opera altamente umanitaria come questa, di curare, cioè perché i disagi di tanta povera gente vengano mitigati e raddolciti da cuori veramente fratelli, orgogliosi di fare un po' di bene, anziché con umiliazione, domandarlo ad altri."
Data visita: 12/10/2024
Data pubblicazione: Oct. 20, 2024
Autore: Corrado De Zanche