
Ore a piedi: 1.45
Difficoltà: T - Turistico
Ulteriori dettagli , Mappa e GPX
Questo percorso ha tre protagonisti, l'osservatorio, il Sacrario e Harold William Tilman.
Ad Asiago termina la Via Tilman, un percorso escursionistico di circa 190 km che parte da Falcade (BL), attraversando le Dolomiti, le Alpi Feltrine, il Monte Grappa e l'Altopiano dei Sette Comuni. Il tracciato ripercorre il cammino compiuto nel 1944 dal maggiore britannico Harold William Tilman, paracadutato sull'Altopiano di Asiago per coordinare i rifornimenti alleati alla Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il nostro percorso sulla Via Tilman è solo di 3 km, collegando però la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Mentre camminiamo su questo piccolo tratto di questa via lo sguardo è sempre rivolto verso il Sacrario, che, sebbene ogni lato sembra uguale, cambia il modo di vederlo con sfondi sempre diversi.
Dal parcheggio si inizia passando di fronte all'imponente viale che porta al Sacrario di Asiago.

Viale verso il Sacrario di Asiago
A fianco dell'ingresso inizia il sentiero CAI 805.

Inizio dl percorso

Dettaglio della cartellonistica

Dettaglio del percorso con vista al Sacrario

Dettaglio del percorso

Sacrario di Asiago
Si procede in leggera salita per circa 800 metri fino a trovare nuovi cartelli che fanno svoltare repentinamente a destra, in salita su di un prato.

Indicazioni del percorso, salire verso destra

Dettaglio della salita

Vista verso Asiago

Dettaglio del percorso
Il sentiero 805 prosegue passando a sinistra della prima abitazione che si trova al termine della salita.

Indicazioni
Rimanendo sempre sul sentiero erboso si passa nei pressi di un pozzo coperto.

Pozzo
Volgendo lo sguardo a nord, i dolci pendii della piana si interrompono sui monti Interrotto, Bi, Zebio, Ongara, Melette.

Panorama verso i monti Bi e Zebio

Panorama verso i monti Ongara e Melette
E sempre nuovi scorci del Sacrario e di Asiago

Sacrario, Asiago e Camporovere

Dettaglio del percorso verso contrada Zocchi

Asiago, Sacrario, Monte Interrotto
Giunti sulla strada asfaltata che attraversa la contrada Zocchi si prosegue a sinistra. Dopo circa 300 metri, sulla destra, inizia Via Groter il proseguo del sentiero 805.

La strada della contrada Zocchi

Si prende la strada a destra
Dopo un centinaio di metri Via Groter diventa a fondo naturale ed il percorso esce a sinistra rispetto alla via.

Via Groter

Alla fine dell'asfalto si scende a sinistra
Si scende lungo la strada e al successivo incrocio si prosegue a destra seguendo sempre le indicazione del sentiero 805.

Dettaglio del percorso

Verso l'incrocio

Indicazioni
Ancora pochi metri e proseguiamo sulla destra, terminando così il percorso sulla Via Tilman nel sentiero 805.

Proseguire a destra
Si prosegue lungo una valle fino ad arrivare alla contrada Melar.

Verso contrada Melar

Verso contrada Melar

Verso contrada Melar
Superata la contrada, poco prima del successivo gruppo di case, si prosegue in salita a sinistra su di una stretta strada asfaltata.

Dettaglio del percorso

La strada in salita
La stradina termina in contrada Pennar, sede del mitico Caseificio Pennar!
Si prosegue a destra sulla strada principale per uscirne subito a sinistra seguendo le indicazioni per l'osservatorio.

Termine della stradina

La strada verso l'osservatorio

Dettaglio della strada verso l'osservatorio
La strada diventa subito una mulattiera, dove ancora una volta il panorama ci lascia senza fiato.

Dettaglio del sentiero

Panorama dal sentiero
Si arriva finalmente all'Osservatorio Astrofisico di Asiago.

Osservatorio Astrofisico di Asiago

Osservatorio Astrofisico di Asiago
Alcuni quadranti solari ci insegnano nuove informazioni sul movimento della terra.

Quadrante solare

Quadrante solare

Quadrante solare
Il percorso continua lungo l'unica strada che dall'osservatorio porta ad Asiago.

La strada dell'osservatorio

Altri scorci del Sacrario

Il Sacrario illuminato dal sole e sullo sfondo minacciose nuvole nere
Sulla strada principale per Asiago c'è un opportuno marciapiede che permette di tornare in tranquillità verso il parcheggio. Arrivati presso il parcheggio/piazza mercato estivo, per arrivare al parcheggio si prende a destra via Fiume.

Dettaglio del marciapide
Come si raggiunge:
Dal centro di Asiago si prende Via della Vittoria verso il sacrario. Arrivati di fronte al sacrario il parcheggio è sulla destra.
Mappa e traccia GPS:
Mappa e traccia Via Tilman - Sacrario di Asiago - Osservatorio Astrofisico di Asiago
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Asiago |
Categoria: | Montagne, Varie |
Tipologia: | Paesaggistico, Storico, Panoramico, Culturale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.865780 - 11.526968 (45°51'56" N - 11°31'37" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.874190 - 11.514936 (45°52'27" N - 11°30'53" E) |
Altitudine di partenza (m): | 992 |
Altitudine di arrivo (m): | 1035 |
Altitudine minima (m): | 992 |
Altitudine massima (m): | 1087 |
Dislivello (m): | 96 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi:(complessive, esclusa visita) | 1 ora 45 minuti |
Km totali: | 7,40 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Tipo di tragitto: | Percorso ad anello |
Storia:
SACRARIO DI ASIAGO
Subito dopo la metà degli anni '20 il fascismo, ormai solidamente al potere, decise con una legge di imporre un alt alla proliferazione di monumenti ai caduti del primo conflitto mondiale. Il riferimento al sacrifico compiuto finiva troppo spesso, agli occhi del regime, per offrire un'immagine cupa e desolata della guerra appena conclusa, dimenticandone la vittoria finale e soprattutto compromettendo l'idea della bellezza e del valore sacrale della morte per la Patria. Poco dopo veniva avviata una politica di centralizzazione dei troppi cimiteri di guerra sparsi lungo tutto l'arco di quello che era stato il fronte in singoli grandi sacrari, destinati a conservare ciascuno la memoria di un'Armata, seguendo l'esempio dato dal Gen. Guglielmo Pecori Giraldi per la 1a Armata con il monumento ossario del Pasubio. Non si trattava di un'impresa semplice o facile da tradurre in pratica sotto il profilo architettonico. Il Gen. Cei, cui venne affidata la direzione, doveva infatti garantire che le nuove strutture trasmettessero i valori patriottici, rispettando comunque il sacrificio senza pari, almeno sotto il profilo numerico, compiuto per raggiungere l'unità nazionale. La soluzione, ispirata al cenotafio di Newton, fu quella di adottare l'elemento geometrico puro, nel caso di Asiago quello del quadrato iscritto nei quadrati e di porre - come nel caso della basilica romanica - i corpi delle medaglie d'oro (dei cittadini cioè che equivalevano alla bandiera nazionale) quale fondamento e fulcro dell'arco di trionfo che si erge sopra i corpi dei caduti. Sotto questo profilo, il Sacrario del Leiten si pone come una delle realizzazioni più compiute e organiche di questo culto dei caduti che vuole essere al contempo culto dello stato, all'interno soltanto del quale è immaginabile una compiuta vita sociale.
Pennar
La contrada è attualmente distinta in Pènnar di Sotto e Pènnar di Sopra. La sua prima citazione (1718, notaio Dalle Ave) riguarda l'uso di Pènnar come soprannome riferito alla parentela di un preciso ramo della numerosa famiglia Rigoni: "Pietro del fu Zuane Rigon detto Pennar". L'attuale contrada Pènnar era chiamata allora Longhini, nel 1812 (Catasto Napoleonico) sono citate insieme Longhini e Pener, 19 abitazioni rurali con stalle e tezze abitate da molti Rigon con soprannome Pener. Nel Catasto Austriaco del 1836 l'attuale Pènnar di Sotto era chiamata Pener, mentre Pènnar di Sopra portava ancora il nome di Longhini.
ETIMOLOGIA: Radice celtico-latina BENNA 'carro di vimini' (Pellegrini); cimbro PENNA 'corba di vinchi che si adatta sul carro' (abate Dal Pozzo), 'gerla, corbo' (Schmeller), 'cestone ovale fatto di vimini per il trasporto del letame' (Martello). Testimonianze orali confermano, fin nei recenti anni '50, il ricordo nei lavori nei campi di queste grosse ceste di vimini portate sulle spalle (gerla) o su carrettino a due ruote principalmente in primavera per il trasporto verso valle di letame, in autunno verso le stalle per fieno e fogliame. Nel termine PENN_AR il suffisso _AR indica colui che compie l'azione, quindi un 'fabbricante di gerle/ceste/còrbe di vimini'. Ad Aspach/Albaredo di Rotzo troviamo una PÈNNEBECK 'via delle ceste', da PÈNNA 'cesta' e BECK 'via, strada', piccola strada vicinale un tempo caratterizzata da molte stalle.
Stòanplatten
Poche cose come questi semplici elementi, delle semplici lastre di pietra piantate verticalmente a delimitazione, così particolarmente ricorrenti nel nostro paesaggio, sanno raccontare con essenzialità la straordinaria unicità di quel mondo dove 'Opera d'arte era il modo di vivere e la libertà difesa giorno per giorno' (Mario Rigoni Stern). Poi con la Grande Guerra sono arrivati altri uomini, hanno portato i loro fili spinati, per dividere gli uomini. I Sette Comuni, con i loro 700 anni, sono oggi un grande parco rurale con 11 mila ettari di pascolo e la più alta concentrazione di malghe d'Europa. Una storia di 'privilegi' concessi dalla Serenissima, come il vitale diritto di 'pensionatico' [omofonia da pisennagen] per trasferire le greggi a pascolare in pianura durante l'inverno, quindi la produzione della lana, del formaggio. Un paesaggio di praterie e orti comuni, con orzo, kraut e solo più tardi le patate. Un' 'isola de' monti' (Abate Dal Pozzo) dove i lasciti dell'antica parlata cimbra sono oggi un patrimonio diffuso di nomi e toponimi che 'non sono casuali, non sono invenzioni di fantasia. Ma vengono dall'esperienza di tante generazioni' (Sergio Bonato).
ETIMOLOGIA: 'lastre di pietra', da STOAN 'pietra' e PLATTEN 'lastre'. Le STOANPLATTEN hanno varcato generazioni, protetto orti, contenuto greggi, guidato per secoli le transumanze. Forse salvato qualche soldato.
Data visita: 20/04/2025
Data pubblicazione: May 1, 2025
Autore: Corrado De Zanche