Intorno al monte Zovetto

Intorno al monte Zovetto

Alla scoperta di punti storici della Grande Guerra (m 1215)

 

Questo percorso ad anello ci porta a scoprire ricoveri e postazioni della Grande Guerra in uno dei punti dove fu arrestata l'avanzata degli austroungarici.

Dalla chiesa di Cesuna si sale verso sud su via Busibollo fino all'incrocio con il crocefisso. Si prende la strada che sale a sinistra uscendo dalla strada principale.

Inizio del percorso

Inizio del percorso

Primo incrocio, proseguire a sinistra sulla strada senza uscita

Primo incrocio, proseguire a sinistra sulla strada senza uscita

Si rimane sulla strada asfaltata fino a Passo Zovo, un incrocio con un monumento dedicato a Ugo Bignami, medaglia d'oro, Comandante del 1° Battaglione del 2° Reggimento della Brigata dei Granatieri di Sardegna.

Si prosegue verso destra in direzione sud-ovest.

Incrocio al monumento ad Ugo Bignami

Incrocio al monumento ad Ugo Bignami

Monumento con vista verso le Melette

Monumento con vista verso le Melette

Una strana pietra riporta 1893 CR e subito dopo entriamo nel comune di Cogollo del Cengio.

1893 CR

1893 CR

Al confine con Cogollo

Al confine con Cogollo

Dopo circa 200 metri si trova la deviazione a destra per il "Grottone Bignami". Si esce quindi dal percorso principale e dopo circa altri 200 metri si raggiunge il "Grottone".

Inizio del sentiero per il "Grottone"

Inizio del sentiero per il "Grottone"

Dettaglio del sentiero verso il "Grottone"

Dettaglio del sentiero verso il "Grottone"

Il "Grottone Bignami" era un primo punto di raccolta e medicazione dei feriti della Grande Guerra.

Grottone Bignami

Grottone Bignami

Grottone Bignami

Grottone Bignami

Terminata la visita si ripercorre lo stesso sentiero fino al percorso principale. Questo tratto di sentiero numerato 666 parte da Mosson per arrivare fino ad Asiago ed era l'antica strada del Costo probabilmente di epoca romana.

Sentiero 666

Sentiero 666

Dopo una prima radura si rientra nel bosco. Si notano alcuni muretti a secco e diversi ricoveri in caverna.

Dettaglio del sentiero 666

Dettaglio del sentiero 666

Dettaglio del sentiero 666

Dettaglio del sentiero 666

Dettaglio del sentiero 666

Dettaglio del sentiero 666

Dopo due tornanti il sentiero interseca un tornante di una strada sterrata e si prosegue in salita lasciando il segnavia 666.

Incrocio, si prosegue a sinistra

Incrocio, si prosegue a sinistra

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Questa strada termina su una strada asfaltata che da Campiello porta verso il monte Zovetto. Si prosegue a sinistra e sempre in salita.

Termine del sentiero sulla strada asfaltata

Termine del sentiero sulla strada asfaltata

La strada asfaltata termina in un tornante di una strada bianca. Si prosegue ancora verso sinistra e sempre in salita.

Incrocio al tornante, proseguire a sinistra

Incrocio al tornante, proseguire a sinistra

Dopo circa un centinaio di metri sulla sinistra si trova l'indicazione per la "Trincea Zovetto".

Inizio del percorso per la trincea

Inizio del percorso per la trincea

Si esce dalla strada seguendo l'indicazione per la trincea ed uscendo rapidamente dal bosco.

Verso la trincea

Verso la trincea

In pochi minuti si arriva alla zona allestita dai britannici per la difesa del luogo.
Particolare la postazione per mitragliatrice dove, per accedervi, si entra su di un cunicolo con una scalinata in ferro per poi percorrere pochi metri in grotta e quindi risalire alla postazione ... Costruzione del tutto inutile e di difficile utilizzo, ma forse è servita per occupare i militari in attesa.

Ingresso alla postazione per mitragliatrice

Ingresso alla postazione per mitragliatrice

Nel tunnel

Nel tunnel

Usciti dalla postazione si prosegue verso nord-est raggiungendo altre opere difensive.

Vista verso la trincea

Vista verso la trincea

Inizio della trincea

Inizio della trincea

Interessante l'incisione all'ingresso di un deposito.

Incisione del 29/06/1918

Incisione del 29/06/1918

Si arriva alla trincea coperta, suggestiva e perfettamente percorribile.

Ingresso della trincea coperta

Ingresso della trincea coperta

Dentro la trincea coperta

Dentro la trincea coperta

La trincea coperta

La trincea coperta

Al termine della trincea coperta si prosegue su una all'aperto per poi terminare la visita.

Trincea

Trincea

Scesi dalla trincea si raggiunge la strada che porta al Rifugio Kubelek, ristorante molto rinomato e sempre affollato.
Si prosegue a destra, in discesa, ma se volete raggiungere la cima del monte Zovetto potete andare a sinistra e raggiungerla in pochi minuti.

Vista verso Asiago

Vista verso Asiago

Tornante

Tornante

Percorsi circa 400 metri dopo il tornante, una strada sterrata sale verso sinistra. La tabella indica "Monumento Bignami" e "Cesuna".

Inizio del sentiero

Inizio del sentiero

Tabelle

Tabelle

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

L'unico punto un po' dubbioso è l'incrocio qui sotto, va presa la strada a sinistra. La strada di destra si ferma dopo un centinaio di metri.

Incrocio da proseguire a sinistra

Incrocio da proseguire a sinistra

Il sentiero che ci riporta a Cesuna ha degli scorci piacevoli sul Kubelek e sull'altopiano.

Il Kubelek

Il Kubelek

Vista verso la Val d'Assa

Vista verso la Val d'Assa

Roana, Canove, Camporovere

Roana, Canove, Camporovere

Asiago

Asiago

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Il campanile di Cesuna e Mezzaselva

Il campanile di Cesuna e Mezzaselva

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Raggiunto il monumento ad Ugo Bignami si ripercorre la strada fatta all'inizio verso la chiesa di Cesuna.


Come si raggiunge:

Dal centro di Cesuna (VI), sulla strada Canove-Tresche Conca si rimane su via Brigata Liguria fino alla chiesa.


Mappa e traccia GPS:

Mappa e traccia Intorno al monte Zovetto

Intorno al monte Zovetto

SCHEDA PERCORSO
Zona:Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago
Provincia / Comune:Vicenza / Roana
Categoria:Montagne, Fortificazioni, Sacrari, Cimiteri e Lapidi di Guerra
Tipologia:Paesaggistico, Storico
Periodo storico:Prima Guerra Mondiale
Coordinate punto di arrivo:45.825146 - 11.453955
(45°49'30" N - 11°27'14" E)
Coordinate parcheggio:45.838884 - 11.450453
(45°50'19" N - 11°27'1" E)
Altitudine di partenza (m):1038
Altitudine di arrivo (m):1215
Dislivello (m):290
Difficoltà del percorso:E - Escursionistico
Ore a piedi:
(complessive, esclusa visita)
2 ore 15 minuti
Km totali:7,10
Come si raggiunge:A piedi

Storia:

(tratta dai tabelloni in loco)

UGO BIGNAMI

Comandante del 1° Battaglione del 2° Reggimento della Brigata dei Granatieri di Sardegna, il colonnello Ugo Bignami con i suoi uomini assunse la difesa del poggio di quota 1152, un'altura situata a sud ovest dell'abitato di Cesuna. Dal 31 maggio al 2 giugno 1916 nonostante la crescente intensità dei bombardamenti austriaci i granatieri riuscirono, pur tra notevolissime difficoltà, a conservare le proprie posizioni. Il giorno 3 dopo un intenso tiro di distruzione, con il concorso dei medi e grossi calibri, le fanterie austroungariche riuscirono a rompere le difese italiane portandosi fin sul monte Busibollo alle spalle dei Granatieri. In breve tempo i reparti italiani si trovarono accerchiati. Lo stesso coll. Bignami, unendosi ai difensori, imbracciò personalmente un fucile uccidendo un ufficiale ed altri quattro soldati austriaci prima di cadere prigioniero.

Tabella all'interno del "Grottone"

Tabella all'interno del "Grottone"

BIGNAMI UGO

II° REGGIMENTO GRANATIERI - MEDAGLIA D'ORO

"Comandante di un battaglione su di una posizione molto estesa e di vitale importanza, con singolare perizia e pur con scarsissimi mezzi, seppe improvvisarne la difesa, e moltiplicando il valore delle proprie truppe col fascino del suo illuminato ed energico comando, per ben sette giorni consecutivi, superando straordinarie difficoltà d'ogni specie, costituì il baluardo contro cui si infransero i ripetuti e sempre più violenti attacchi delle ognor crescenti forze nemiche. Gravemente minacciato su di un fianco dai progressi dell'avversario in un contiguo tratto della fronte, con le proprie già scarse forze, logorate ormai da sanguinose perdite, mantenne incrollabile la fede e la rinsaldò nei dipendenti, i quali, animati dal suo fulgido esempio, continuarono con indomito coraggio nella impari ed accanita lotta. Vista infine la propria linea spezzata in tanti piccoli nuclei, accerchiati dai sopraggiunti rincalzi dell'attaccante, dopo un'ora di ansiosa e terribile, quanto vana attesa di rinforzi, trovatosi circondato assieme ad un nucleo di superstiti, impugnò egli stesso un fucile e, confermando ancora una volta l'insigne valore personale, già in altre circostanze dimostrato, abbatté successivamente un ufficiale e quattro soldati nemici che lo premevano più da presso, tenacemente persistendo nell'epica lotta fin quando, per evitare che l'ira dell'assalitore continuasse a sfogarsi anche sui nostri feriti e moribondi, fu costretto a cedere all'inesorabile evidenza della inutilità di ogni ulteriore sacrificio."

Tresché Conca-Cesuna-quota 1152 (Altipiano di Asiago), 28 maggio 3 giugno 1916

 

MONTE ZOVETTO

Già nell'aprile del 1917 giunsero in Italia dal Regno Unito i primi gruppi di artiglieria per sostenere i nostri attacchi sul Carso. Fu tuttavia dopo la sconfitta italiana sull'Alto Isonzo ed il ripiegamento del nostro esercito sulla linea Altopiano-Grappa-Piave, che venne inviato in Italia un Corpo di Spedizione britannico oltre a 6 divisioni francesi. Tali truppe vennero prudentemente mantenute dietro la linea del Mincio, nel timore che un ulteriore crollo da parte italiana potesse coinvolgerle, soprattutto sul piano morale. La tenuta dei nostri reparti sull'intero arco difensivo e la ripresa offensiva realizzatasi con la prima battaglia dei Tre Monti convinsero i nostri alleati della volontà del nostro esercito di proseguire il conflitto. Divisioni inglesi e francesi cominciarono quindi a dare il cambio alle nostre unità più provate, prima sul Montello e quindi proprio sull'Altopiano dei Sette Comuni. Qui, nel settore compreso tra l'abitato di Cesuna e la strada del Barental, dalla fine del mese di marzo 1918 venne schierato il XIV Corpo d'Armata, al comando di Lord Cavan, che comprendeva la 7a, la 23a e la 48a Divisione. E proprio la 23a e la 48a Divisione nel giugno 1918 affrontarono la Battaglia del Solstizio fronteggiando l'assalto dei reparti ungheresi della 38a Divisione Honvéd. Nonostante alcuni cedimenti locali davanti a Cesuna, nel settore della 48a Divisione, l'intervento delle artiglierie italiane schierate sul nodo del Cengio e un deciso contrattacco inglese consentì di respingere l'assalto austriaco. Il 9 ottobre la 7a e 23a Divisione vennero inviate sul Piave dove, nel corso della Battaglia di Vittorio Veneto, diedero un decisivo contributo allo sfondamento delle linee austriache. Sull'Altopiano rimase la 48a Divisione che nell'offensiva finale, assieme ai reparti italiani e francesi, si lanciò all'inseguimento degli austriaci sino alle porte di Trento.

 

 


Data visita: 01/09/2024
Data pubblicazione: Sept. 20, 2024

Autore:

Altri itinerari nelle vicinanze

Il fronte di Vaia - Monte Lemerle
Il fronte di Vaia - Monte Lemerle

Percorso didattico sul disastro ambientale tra Grande Guerra e tempesta Vaia
T - Turistico - 1 ora 45 minuti
Inizio percorso a: 0.5 Km

Tra i boschi di Cesuna e le campagne di Asiago
Tra i boschi di Cesuna e le campagne di Asiago

Passeggiata ad anello immersi nella natura
T - Turistico - 1 ora 40 minuti
Inizio percorso a: 1.4 Km

Grotta del Popolo (Leute Kubala)
Grotta del Popolo (Leute Kubala)

Grotta naturale
EE - Escursionisti Esperti - 1 ora 30 minuti
Inizio percorso a: 1.4 Km

Commenti