
Questo classico percorso ad anello ci porta a conoscere luoghi e panorami nella Magica Lessinia.
Dal parcheggio si procede verso nord lungo la strada che porta a Camposilvano. All'ingresso del centro abitato una stradina, via Camposilvano, sale stretta verso destra.

Strada di accesso a Camposilvano

Via Camposilvano sale verso destra

Dettaglio di via Camposilvano
La strada termina all'inizio del sentiero che porta verso le sfingi.

Ingresso del sentiero nella Valle delle Sfingi

Dettaglio del percorso
In dieci minuti si arriva nei pressi di quest'area ricoperta da massi che affiorano dal terreno, effettivamente quasi a sembrare delle sfingi.

Alcune sfingi

Altre sfingi
Guardando dall'alto possiamo confermare che le sfingi ci sono ma non ci sono piramidi (le più vicine sono a Segonzano - Trento a più di 60 km).

Valle delle Sfingi

Valle delle Sfingi

Valle delle Sfingi
Proseguiamo il percorso in salita fino ad arrivare alla fine di questo parco. Proseguiamo verso sinistra dove un cancello sbarra la strada ma ce né uno piccolo apposta per gli escursionisti.

Uscita dal parco

Dettaglio del percorso
Si prosegue in salita raggiungendo il punto più alto di questa escursione. Purtroppo la condizione del meteo non ci ha permesso di ammirare il panorama.

Dettaglio del percorso verso il punto più alto

Dettaglio del percorso verso il punto più alto

Stalla
Superata una stalla di malga Buse di Sopra si svolta subito a destra prendendo la strada che porta verso Sengio Rosso - Lausen.

A destra la strada verso Sengio Rosso - Lausen

Dettaglio delle strada verso Sengio Rosso
Lungo il cammino troviamo sulla destra una lapide.

Lapide "Colpito dal fulmine"
Le scritte sembrano riportare:
ADÌ 16 FEBRE 1839
QUI FU COLPITO
DAL FULMINE CIO
VANILE DELLA
VALENTE DONZELLA
La cosa più chiara è il ricordo di una persona colpita da un fulmine. Forse già nel 1839 la zona era priva di alberi e una persona poteva essere un ottimo punto di sfogo per un fulmine. Pericolo sempre presente anche ai nostri giorni!

Panorama

Panorama
Superato un altro cancello le indicazioni ci fanno nuovamente svoltare a destra seguendo sempre le indicazioni per Sengio Rosso - Lausen.

Verso il cancello

Malga Sengio Rosso

La strada verso malga Sengio Rosso
Arrivati alla malga ci siamo sentiti osservati. Questa costruzione ci ha accolti con un’espressione un po’ scettica… o forse era solo sorpresa di vedere passare qualcuno?

Scettica o sorpresa di vederci?
Si prosegue lungo una mulattiera fino ad arrivare ad altri edifici dove la strada si fa un po confusa. Al muretto si può rimanere sulla destra, seguendo un strada o costeggiandolo oppure andare a sinistra. Noi, sbagliando, siamo andati a destra, ma è più conveniente prendere il sentiero a sinistra.

Mulattiera

Incrocio dubbioso, rimanete a sinistra
La scorciatoia si ricongiunge ad un altro sentiero per proseguire poi verso il rifugio Lausen.

Sentiero verso il rifugio

Sentiero verso il rifugio

Sentiero verso il rifugio
Poco prima del rifugio, sulla sinistra, un punto di osservazione ci dà delle chiare indicazioni e le distanze verso Trieste, Capo Nord, Tripoli ...

Punto panoramico
L'ottima posizione del rifugio suggerisce una pausa e la possibilità di sincronizzare il proprio orologio con la meridiana.

Ingresso al rifugio

Rifugio Lausen

Panorama dal rifugio
Dal rifugio si torna indietro per l'unica strada presente, seguendo le indicazioni per Camposilvano.

Dettaglio della strada dal rifugio

Tornante incrocio, proseguire a sinistra
Al successivo incrocio si sale a destra e si prosegue sul sentiero 251 in direzione Croce del Gal - Camposilvano.

Verso la strada, salire a destra
Dopo un centinaio di metri si esce dalla strada principale svoltando ancora a destra. La strada da asfaltata torna a fondo naturale.

Uscita dalla strada principale

Dettaglio della strada

Dettaglio della strada
Seguiamo sempre le indicazioni per Camposilvano lungo il sentiero 251.

Incrocio, proseguire a sinistra

Dettaglio del percorso
Il percorso in mulattiera termina nei pressi di un campo ed è necessario proseguire a sinistra in salita.

Proseguire a sinistra

Dettaglio del sentiero
Proseguendo sempre in salita si arriva alla Croce del Gal.

Croce del Gal
Alla croce si prosegue lungo la strada a destra. La strada si collega ad un tornante di un'altra strada ed è necessario proseguire a sinistra ancora in salita.

Dettaglio della strada da Croce del Gal

Tornante incrocio
Poco prima del termine della salita la strada diventa asfaltata e si prosegue fino al parcheggio passando di fronte al museo Geopaleontologico.

Dettaglio della strada verso il parcheggio

Dettaglio della strada verso il parcheggio

Museo Geopaleontologico
Come si raggiunge:
Mappa e traccia GPS:
Mappa e traccia Valle delle Sfingi - Rifugio Lausen
SCHEDA PERCORSO | |
---|---|
Zona: | Lessinia |
Provincia / Comune: | Verona / Velo Veronese |
Categoria: | Montagne, Rifugi |
Tipologia: | Naturalistico, Paesaggistico, Panoramico |
Coordinate punto di arrivo: | 45.628561 - 11.116156 (45°37'42" N - 11°6'58" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.625386 - 11.089503 (45°37'31" N - 11°5'22" E) |
Altitudine di partenza (m): | 1160 |
Altitudine di arrivo (m): | 1191 |
Altitudine minima (m): | 1071 |
Altitudine massima (m): | 1336 |
Dislivello (m): | 300 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi:(complessive, esclusa visita) | 2 ore 30 minuti |
Km totali: | 8,10 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Tipo di tragitto: | Percorso ad anello |
Natura e Ambiente:
La formazione delle sfingi
I monoliti in calcare che caratterizzano la valle si sono formati in centinaia di migliaia di anni per il fenomeno del carsismo causato dall'azione erosiva dell'acqua che scioglie il carbonato di calcio delle rocce calcaree. L'acqua erode lo strato superficiale, la maiolica (comunemente detto in Veneto "biancone"), creando delle fessure nello strato sottostante dove si trova il Rosso Ammonitico (in questo caso denominato Rosso Ammonitico Veronese).
L'erosione continua penetrando ancora più in profondità dove l'acqua incontra uno strato più friabile, l'oolite(nella fattispecie l'Oolite di San Vigilio che indica l’insieme degli strati compresi tra i "calcari grigi" e la “lumachella a Posidonia alpina” o il Rosso Ammonitico Veronese).
Si giunge infine ad uno strato di roccia meno soggetto all'erosione che funge da protezione per la parte sottostante creando così la caratteristica forma a fungo.
Data visita: 12/04/2025
Data pubblicazione: April 25, 2025
Autore: Corrado De Zanche