Stazione di collegamento ottico Monte Rust

Si potrebbe dire che la stazione di collegamento ottico austro-ungarico di Monte Rust è una tappa obbligata per chi, come noi, ha visitato tutti i forti austriaci degli altipiani di Folgaria e Lavarone.

Non abbiamo trovato notizie storiche di questa stazione, perché lontano dai luoghi delle battaglie, ma sicuramente ha contribuito alle battaglie stesse. Il perché è dovuto al suo compito di comunicazione tra il comando Austriaco Virti e le altre fortificazioni tramite sistema ottico (sembra usato solo dagli Austriaci, nei forti Italiani non abbiamo trovato simili tracce).

Gli Austriaci utilizzavano questo sistema di comunicazione in alternativa al classico sistema telefonico, che, seppure i cavi fossero ben interrati, potevano strapparsi dai continui bombardamenti (come è successo al Forte Luserna nei primi giorni di guerra).

Dalla piantina qui sotto i tratti in blu identificano i collegamenti ottici tra i vari forti. Anche se il Monte Rust non è molto elevato è sicuramente in una posizione altamente strategica.

Dal parcheggio si sale lungo il sentiero pedonale per poi girare subito a sinistra.

Si attraversa la strada e si passa sotto al portico. 

Usciti dal portico si prosegue dritti su strada asfaltata ed al primo incrocio si scende sulla stradina a sinistra.

Superate le ultime case la stradina diventa sterrata ed infine sentiero per poi ricongiungersi alla strada militare che porta in cima al monte. La strada militare inizia poco dopo l'albergo Monte Rust, ma seguendo questa deviazione si evita la strada trafficata che unisce Lavarone a Folgaria.

Lungo la strada, sempre in leggera salita, si trovano degli incroci ma le indicazioni per il Monte Rust sono ottime.

Pochi minuti prima dell'arrivo troviamo l'incrocio che dovremmo prendere al ritorno, ma per arrivare alla stazione di collegamento si rimane sulla destra e sempre in salita.

Dopo pochi minuti dall'incrocio troviamo delle gallerie, proprio sotto alla cima del monte Rust. 

Si raggiunge la cima dove si trova la stazione di collegamento. Nell'edificio, di dimensioni ridotte, sono visibili i punti dove dovevano essere ancorati gli impianti ottici.

Per le segnalazioni erano necessari due fori, ben direzionati verso i forti: il primo più grande da dove usciva il fascio luminoso, il secondo più piccolo dove l'osservatore vedeva le risposte.

Sotto all'osservatorio passa una stretta galleria con tre ingressi, probabilmente serviva come rifugio in caso di bombardamento.

All'esterno sono anche visibili delle piccole aperture da deve uscivano i fasci di luce.

Da sopra all'osservatorio il panorama spazia a 360°.

Si ritorna percorrendo la strada che ci ha portato in cima fino e al primo incrocio si svolta a destra. Le indicazioni da seguire sono per il lago di Lavarone.

Dopo altri due incroci ben segnalati ed una discesa piuttosto ripida si arriva in un'area boschiva pianeggiante sapientemente abbellita.

Una tabella riporta:
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Si continua la discesa e si arriva in vista del lago.

Il sentiero sbocca in una stradina asfaltata, al termine della stessa si taglia attraverso il prato prendendo il sentiero nei pressi dell'idrante.

Si prosegue a sinistra per rimanere a bordo lago e rimanere colpiti dalla bellezza del luogo.

Subito al termine del bosco proseguiamo dritti passando in mezzo alle tabelle.

Il percorso è un po' accidentato per natura ... già perché stiamo attraversando dei passaggi naturali tra le rocce! Decisamente una sorpresa per terminare l'escursione in bellezza!

Altri turisti affollano la via. Questo in particolare ci insegna il "Turismo Lento" per meglio assorbire quello che la natura ci regala! 

 

Come si raggiunge:

Da Lavarone (TN) verso Folgaria si arriva all'abitato di Chiesa. Prendere la strada di fronte alla chiesa che scende verso il lago. Seguire le indicazioni per il Conad e superato il parcheggio del supermercato la strada termina in un parcheggio pubblico. Parte del parcheggio è gratuito il resto è a pagamento dal 15 maggio al 15 ottobre, dalle 9.00 alle 18.00. I primi 30 minuti gratis con ticket esposto. Il costo è di 1,70 € l'ora, 5 € giornaliero.

Apri la mappa Google per il calcolo itinerario

Mappa e traccia GPS:

Storia:

Tubi ottici di segnalazione

Il sistema di comunicazione a tubi ottici funziona a segnali luminosi in codice Morse. La presenza del tubo era necessaria per direzionare il fascio luminoso verso la destinazione ricevente in modo da essere visibile in un'area ristretta e quindi difficile da intercettare dal nemico. Probabilmente nel tubo ricevente doveva esserci anche un cannocchiale per vedere meglio i segnali di risposta. I tubi trasmittente e ricevente dovevano necessariamente essere allineati tra di loro.

Nelle foto si vede chiaramente attorno al foro più grande i fori per il supporto dell'impianto di illuminazione.