Monte Meatta

Questo percorso ad anello ci permette di salire a Bocchetta Portule partendo dal bivio di Basa Senocio. Per la salita si segue la strada del monte Meatta che via via diventa sentiero della Grande Guerra. Il ritorno è su sentiero che scende al baito di Basa Senocio.

Dal parcheggio si prosegue a nord seguendo la strada a sinistra che porta a Malga Meatta. La ex malga adesso è utilizzata per feste ed attività all'aria aperta gestita dalla Pro Loco di Camporovere.

Dopo 5 tornanti si arriva in vista della malga.

Lasciando la malga si prosegue lungo la strada.

Superata la zona disboscata da Vaia, la strada a poco a poco si restringe e si rientra nel bosco continuando la salita con diversi tornanti.

La strada si trasforma in una mulattiera militare che si sviluppa lungo il versante orientale del monte.

Questo tratto è pressoché in piano passando vicino a due radure che si aprono nel versante ovest del monte.

Dopo la prima radura il sentiero si allarga, si esce dal bosco e ci regala scorci bellissimi sulla valle sottostante.

Poco prima della seconda radura si trova una galleria che esce nel versante opposto della montagna.

La seconda radura viene chiamata Aia dell'Orsara dove è presente un bivacco e qualche resto di altre costruzioni. L'erba molto alta però impedisce una buona visione del posto.

Proseguendo lungo la strada per poco più di un chilometro si raggiunge la via che collega Bocchetta Portule all'incrocio dei Monumenti. Lungo questo tratto il panorama continua ad aprirsi sulla valle, offrendo scorci ampi e suggestivi.

La strada del Monte Meatta termina in un tornante della Erzherzog Eugen Staẞe, salendo a sinistra si raggiunge rapidamente Bocchetta Portule.

Poco prima della bocchetta una magnifica fontana.

E siamo a Bocchetta Portule.

Per i dettagli e la storia di Bocchetta Portule visitate questo link: Bocchetta Portule - Postazione strategica della Grande Guerra.

Dopo la giusta pausa e visita della galleria, si ritorna indietro fino all'incrocio con la strada intrapresa all'andata per poi proseguire sulla strada principale fino alla zona Monumenti.

Se volete allungare il percorso, da qui è possibile raggiungere Campo Gallina in circa 45 minuti andata e ritorno.

Si procede lungo la strada pianeggiante verso est per circa dieci minuti fino ad incontrare sulla destra la strada che scende verso Malga Portule.

Poco prima della malga si devia a sinistra verso la pozza d'alpeggio.

Qui il sentiero è abbastanza fantasioso, mimetizzato dalle tracce del passaggio degli ovini. Si procede in discesa verso sud rimanendo nella piccola valle.

Superata la prima valletta il sentiero entra in un prato e qui bisogna stare attenti alle tracce. Il sentiero è sulla sinistra reso un po' evidente da un pezzo di nastro bianco rosso.

Da qui in poi il percorso diventa più evidente e facile da seguire.

Superato il greto del torrente in secca il sentiero inizia ad allargarsi fino a diventare una strada.

Lungo la strada, un rumore sospetto ci ha fatto notare al di là del torrente in secca un'altra fontana.

Una frana blocca la strada ma è comunque superabile.

Dopo un paio di tornanti si arriva al baito di Basa Senocio ... un posto da sogno!

Ancora pochi minuti e si raggiunge il punto di partenza.

Come si raggiunge:

Da Asiago in direzione Trento. Usciti dall'abitato di Camporovere dopo circa 3 km e subito dopo una curva a destra sempre sulla destra inizia una strada a fondo naturale con indicazione "Galmarara". Si prosegue per questa strada fino al primo tornante dove si può parcheggiare.

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Mappa e traccia GPS:

Storia:

(tratta dai tabelloni in loco)

MONUMENTI

Dopo la costruzione nel giugno del 1916 della Eugen Staẞee la successiva realizzazione della Karl Staẞe della Zoviello Staẞe, il trivio dei Monumenti divenne un punto nevralgico del sistema logistico della 6° Divisione di fanteria austro-ungarica. Qui terminava la teleferica da campo n.14 proveniente dalla Val d'Assa e transitava la teleferica n.13 diretta a Campo Gallina. Oltre a numerosi baraccamenti lungo la Karl Staẞe scavata dai reparti del Genio una imponente caverna, con tre entrate, destinata a deposito munizioni. A sud del trivio venne realizzato un piccolo cimitero.