Monte Cimone - Belvedere Belem - Slaghenaufi

E' strano come il nome "Cimone" sia ricorrente nei nomi delle montagne, probabilmente dal latino cimus  veniva utilizzato per indicare una cima facilmente riconoscibile ed utile come punto di riferimento.
Questo monte Cimone è a ridosso della Valsugana a sud dei laghi di Levico e Caldonazzo e a nord dell'altopiano di Lavarone, che sia stato un punto di riferimento per gli antichi abitanti dell'altopiano o della valle?

Il percorso ad anello inizia da Spiazzo Alto seguendo il sentiero 220. 

Il sentiero sembrerebbe una strada militare della prima guerra mondiale (visti alcuni accorgimenti di sostegno) e alcuni manufatti probabilmente relativi al passaggio di qualche teleferica.

Proseguendo le indicazioni ci fanno abbandonare la strada continuando su di un sentiero che con molteplici tornanti ci fa salire nel bosco.  

Al termine dei tornanti, il sentiero risulta esposto verso la Valsugana e in qualche occasione si intravedono scorci sui laghi sottostanti di Levico e Caldonazzo.

Una breve deviazione sulla destra ci porta ad un bellissimo balcone panoramico denominato Belvedere Belem.

Nel 2012 c'era una tabella con le indicazioni delle montagne che purtroppo adesso non c'è più. 

Ripreso il percorso facciamo un'ulteriore deviazione verso baita Belem.

La deviazione è breve e può essere un comodo punto di appoggio per un ristoro. Però a novembre è chiuso. 

Torniamo indietro e riprendiamo il sentiero verso il monte Cimone.

Qui troviamo un altro bellissimo punto panoramico con tanto di area picnic.

Ma alla cima manca ancora poco, si sale ancora un po' per poi scendere all'Hinderloch. 

All'Hinderloch si prosegue verso destra, salendo ancora verso la cima che si raggiunge in pochi minuti.

Rispetto al 2012 le differenze sono molteplici. A parte la croce, che è rimasta brillante come allora, troviamo anche un tavolo da picnic ma soprattutto molti meno alberi che ci permettono di vedere il panorama verso i laghi e verso Lavarone.

Dalla cima si prosegue verso sud-ovest lungo il sentiero 222.

Dopo molti tornanti in discesa il sentiero termina a Pra del Kempel.

Proseguiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Baita Belem lasciando quindi il percorso con segnavia 222.

La strada si immette su di un tornante. Qui proseguiamo in discesa seguendo le indicazioni per Slaghenaufi.

Lungo la strada si trova una fontanella.  Non è visibilissima, è sulla destra sotto al ciglio della strada.

Le indicazioni ci fanno lasciare la strada principale su un sentiero che porta al cimitero di Slaghenaufi.

L'area attorno al cimitero, che ospita ancora 748 soldati, era ricoperta da un enorme ospedale militare.
Ulteriori dettagli e la storia la trovate sulla pagina Cimitero Austroungarico di Slaghenaufi.

Terminata la visita al cimitero si scende verso la contrada.

Poco prima del parcheggio destinato al cimitero si devia a sinistra in salita.

Circa 300 metri dopo il tornante si trova un primo incrocio dove si prosegue dritti seguendo sempre il Sentiero della Pace segnato nelle tabelle con una colomba. Si rimane quindi sulla strada principale rimanendo sempre a sinistra sui successivi incroci.

Lungo la strada troviamo anche questa stazione con una torre di rilevamento dei flussi di carbonio.

Proseguendo ci si ritrova a Spiazzo Alto il nostro punto di partenza.

Come si raggiunge:

Da Asiago (VI) verso Lavarone, dopo il passo Vezzena si incontra la località Monterovere e la strada del Menador che porta a Caldonazzo e Trento. Imboccato il Menador si prosegue per 250 m trovando il parcheggio sulla sinistra.

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