Monte Zebio da Val Giardini

Monte Zebio da Val Giardini

Percorso quasi ad anello dal sentiero 832B (m 1671)

 

Zona: Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago
Ore a piedi: 4,15
Difficoltà: E - Escursionistico
Ulteriori dettagli ,    Mappa e GPX

Il Monte Zebio e il suo museo all'aperto sono raggiungibili in diversi modi. Oltre che in auto – lungo una strada recentemente sistemata con tratti cementati e allargata dopo il tornante dello Scoglio Bianco – si può salire anche a piedi seguendo il classico sentiero 832, che parte dalla Croce di S.Antonio. Un’alternativa interessante è il percorso da Val Giardini (832B), raggiungibile in pochi minuti in auto da Asiago, che permette di attraversare luoghi di grande interesse storico.

Il percorso ha inizio lungo la strada che conduce in Val Giardini, dove si svolta subito a sinistra in direzione sud.

Inizio del percorso

Inizio del percorso

Imbocco della strada subito a sinistra

Imbocco della strada subito a sinistra

La strada piega verso destra e si apre un ampio e suggestivo panorama su Asiago.

Panorama verso Asiago

Panorama verso Asiago

La strada prosegue in leggera salita, la pendenza aumenta gradualmente fino a raggiungere i primi abeti, dove torna nuovamente a ridursi.

Dettaglio della strada verso la croce e gli abeti

Dettaglio della strada verso la croce e gli abeti

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Con un’ampia curva a destra, la strada si orienta verso nord ed entra nel bosco.

Panorama verso Asiago

Panorama verso Asiago

Dettaglio della strada

Dettaglio della strada

All'ingresso del bosco la strada si trasforma in sentiero e, poco dopo, si incontra un bivio. Qui si prosegue a destra, costeggiando una lapide dedicata a Giuseppe e Rinaldo Rigoni, “che su queste montagne caddero sotto il piombo nazifascista per la libertà”.

Lapide lungo il sentiero

Lapide lungo il sentiero

Proseguendo nel bosco, il sentiero costeggia una postazione di artiglieria in caverna risalente alla Grande Guerra.

Postazione di artiglieria in caverna

Postazione di artiglieria in caverna

Postazione di artiglieria in caverna

Postazione di artiglieria in caverna

Postazione di artiglieria in caverna

Postazione di artiglieria in caverna

Poco più avanti si incontra un’altra grotta, sormontata da un’iscrizione purtroppo ormai poco leggibile.

Dettaglio della grotta

Dettaglio della grotta

Iscrizione sopra la grotta

Iscrizione sopra la grotta

Dentro la grotta

Dentro la grotta

Il sentiero prosegue la sua salita nel bosco, dove si possono scorgere altre grotte e trincee.

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Ricovero in caverna

Ricovero in caverna

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

All'incrocio con la strada forestale si prosegue in salita, svoltando a sinistra in direzione nord-est.

Incrocio con la strada forestale, proseguire a sinistra

Incrocio con la strada forestale, proseguire a sinistra

Imboccata la strada, dopo una ventina di metri si incontra un nuovo incrocio, ma è sufficiente proseguire dritto.

Proseguire dritti

Proseguire dritti

La strada si trasforma in una mulattiera militare lastricata, uno straordinario manufatto della Grande Guerra riportato alla luce con cura. Forse anche Emilio Lussu vi passò più volte, e chissà quanti altri soldati la percorsero soltanto una volta, faticosamente, in salita.

Dettaglio della mulattiera

Dettaglio della mulattiera

Dopo un ampio tornante a sinistra, la strada lastricata si biforca: si prosegue a destra in salita, seguendo i segni bianco-rossi del segnavia ben visibili.

Incrocio, proseguire a destra

Incrocio, proseguire a destra

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Dopo ancora pochi minuti di cammino si raggiunge il cimitero della Brigata Sassari (Casara Zebio “B”), recentemente restaurato e inaugurato nel 2025.

Cimitero Brigata Sassari (Casara Zebio "B")

Cimitero Brigata Sassari (Casara Zebio "B")

Cimitero Brigata Sassari (Casara Zebio "B")

Cimitero Brigata Sassari (Casara Zebio "B")

Oltrepassato il cimitero, si raggiunge l’ex comando del 151° Reggimento della Brigata Sassari e, poco più avanti, un secondo cimitero: il Casara Zebio “A”.

ex comando del 151° Reggimento della Brigata Sassari

ex comando del 151° Reggimento della Brigata Sassari

Alcuni spunti storici sulla Brigata Sassari si trovano nella pagina dedicata Monte Zebio – Cimitero Brigata Sassari. Ma di questa brigata ci sarebbe molto di più da dire: il loro coraggio e le loro gesta eroiche ne hanno fatto un simbolo. Eppure, senza voler sminuire nessuno, va ricordato che ogni reparto, ogni reggimento, e ogni singolo soldato che salì su queste montagne lasciò una traccia di sacrificio e dignità: la sola presenza qui merita memoria e profonda stima.

Cimiteri Brigata Sassari

Cimiteri Brigata Sassari

Monumenti alle medaglie d'oro

Monumenti alle medaglie d'oro

Nei pressi del cimitero si può visitare e percorrere l’interno di una vera trincea.

Trincea

Trincea

Di fronte alle medaglie d'oro, oltrepassata la trincea, su di una roccia un po' nascosta, si trova anche questa lapide al Cav. Marco Ambrosini: Presidente della sezione fanti "Altopiano dei Sette Comuni", che seguendo l'orme dell'omonimo suo avo, si prodigò nell'opera di perpetuare il ricordo dei caduti della Brigata "Sassari" su queste montagne.

Lapide al Cav. Marco Ambrosini

Lapide al Cav. Marco Ambrosini

Cav. Marco Ambrosini

Cav. Marco Ambrosini

Oltrepassata la lapide, il sentiero erboso delimitato da sassi conduce, dopo un piccolo ponticello di legno, al Rifugio Stalder.

Ponticello verso il rifugio

Ponticello verso il rifugio

Rifugio Stalder

Rifugio Stalder

Superato il rifugio e saliti per pochi metri, alle sue spalle si incontra una lapide commemorativa dedicata alla Brigata Sassari. Alla sua destra, un piccolo sentiero si stacca in salita ed entra nel bosco.

Lapide commemorativa alla "Brigata Sassari"

Lapide commemorativa alla "Brigata Sassari"

Inizio del sentiero

Inizio del sentiero

Questo tratto di percorso è da alcuni anni oggetto di interventi di recupero, con l’intento di riportare alla luce postazioni, trincee e la celebre feritoia n. 14, citata da Emilio Lussu in "Un anno sull'Altopiano". 
Proseguendo si incontra una croce recente e, seguendo le vecchie segnaletiche, si raggiunge la zona delle trincee, ufficialmente ancora chiusa al pubblico ma comunque facilmente oltrepassata dai turisti, visti i vari passaggi lungo la recinzione arancione di plastica.

Una nuova croce

Una nuova croce

Vecchie segnaletiche

Vecchie segnaletiche

Trincee in ristrutturazione

Trincee in ristrutturazione

Feritoia in trincea (fotografata con lo zoom senza oltrepassare la recinzione)

Feritoia in trincea (fotografata con lo zoom senza oltrepassare la recinzione)

Ancora un breve tratto in salita, con zig zag tra sassi e trincee, conduce alla zona sacra del Monte Zebio, dove per cause accidentali l’esplosione di una mina italiana costò la vita anche a soldati connazionali.

Zona sacra del Monte Zebio

Zona sacra del Monte Zebio

Zona sacra del Monte Zebio

Zona sacra del Monte Zebio

Cippo commemorativo

Cippo commemorativo

Primo e secondo cippo commemorativo

Primo e secondo cippo commemorativo

Ulteriori dettagli della vicenda accaduta quassù la potete leggere su Monte Zebio - Lunetta.

Trincea nei pressi della mina

Trincea nei pressi della mina

Fiori nella zona dello scoppio

Fiori nella zona dello scoppio

Panorama di Asiago

Panorama di Asiago

Dal monumento si prosegue verso nord-ovest seguendo il tracciato del sentiero 832.

Indicazioni del sentiero

Indicazioni del sentiero

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Avvicinandosi alla cima il bosco scompare e lo sguardo si apre su un ampio panorama, che spazia dal vicino Monte Verena fino alle lontane Dolomiti Bellunesi.

Monte Verena

Monte Verena

Dolomiti Bellunesi

Dolomiti Bellunesi

Nella valle alla destra si scorge Malga Zebio e, poco più in alto, la Crocetta di Zebio.

Malga Zebio

Malga Zebio

Caposaldo Austroungarico a Crocetta di Zebio

Caposaldo Austroungarico a Crocetta di Zebio

Il percorso continua sui prati del monte, seguendo sempre i segnavia bianco-rossi.

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

In prossimità di una postazione da caccia si abbandona il sentiero, svoltando a nord-est lungo una strada erbosa che inizia a scendere.

Postazione di caccia

Postazione di caccia

Inizio della strada erbosa

Inizio della strada erbosa

Dettaglio della strada

Dettaglio della strada

Dopo una svolta a destra e cinque tornanti, la strada passa sopra Malga Zebio e termina all'ingresso del suo parcheggio.

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Termine della strada nei pressi della malga

Termine della strada nei pressi della malga

Attraversata la strada della malga – aperta nei mesi estivi e rinomata per i suoi ottimi salumi e formaggi – si risale verso la Crocetta seguendo un sentiero delimitato ai lati da file di sassi.

Salita verso Crocetta

Salita verso Crocetta

Lungo il percorso si possono esplorare trincee ancora percorribili, con postazioni per mitragliatrici e fucilieri, oltre a visitare le strutture che un tempo fungevano da comando e magazzino. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla pagina dedicata Monte Zebio – Crocetta.

Magazzino

Magazzino

Altre costruzioni

Altre costruzioni

Trincea

Trincea

Cavalli di frisia

Cavalli di frisia

Postazione coperta

Postazione coperta

Usciti dalla trincea e scendendo a sinistra, sotto un piccolo riparo scavato nella roccia si incontra una targa dedicata al tenente cappellano Don Giovanni Minzoni, che proprio sullo Zebio ebbe il suo battesimo di fuoco e fu poi decorato con la medaglia d’argento al valore sul fronte del Piave.

Targa commemorativa a Don Giovanni Minzoni

Targa commemorativa a Don Giovanni Minzoni

Scendendo ancora per pochi metri e superata una piccola sella sulla sinistra, si incontra una lapide dedicata al tenente Colaci Corradino, caduto l’8 giugno 1917, con la dedica dei suoi genitori.

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Tabella che indica la lapide

Tabella che indica la lapide

Lapide dedicata al tenente Colaci Corradino

Lapide dedicata al tenente Colaci Corradino

Dalla lapide si ritorna sui propri passi e si scende in direzione della malga.

Verso la malga

Verso la malga

Raggiunta la strada della malga, si prosegue a sinistra in direzione sud-ovest.

Dettaglio della strada

Dettaglio della strada

Superata una pozza d’alpeggio, la strada inizia a scendere con una curva a sinistra fino a raggiungere un tornante, sopra il quale si trova una lapide dedicata al sottotenente Dario Bezzan, medaglia d’argento.

La strada verso il tornante

La strada verso il tornante

lapide dedicata al sottotenente Dario Bezzan

lapide dedicata al sottotenente Dario Bezzan

Superato il tornante, la strada continua in leggera discesa verso sud-ovest. Restando sul tracciato principale, dopo una curva a destra e due tornanti, si incrocia dapprima il sentiero che conduce alla Croce di S.Antonio e, poco oltre, quello che riporta al cimitero della Brigata Sassari.

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Incrocio, proseguire dritto

Incrocio, proseguire dritto

Incrocio proseguire dritto verso il rifugio Stalder

Incrocio proseguire dritto verso il rifugio Stalder

All'incrocio per il cimitero si prosegue dritto, raggiungendo in breve il Rifugio Stalder e ripercorrendo per pochi metri un tratto già fatto.

Rifugio Stalder

Rifugio Stalder

Superato il rifugio, il percorso affronta una ripida discesa lungo la pista Stalder. Un tempo utilizzata per lo sci, questa pista fu intitolata ad Alberto Stalder, giovane studente che qui perse la vita in un tragico incidente.

Inizio della pista Stalder

Inizio della pista Stalder

Pista Stalder

Pista Stalder

La discesa è molto impegnativa, anche a piedi!

Dettaglio della discesa

Dettaglio della discesa

Dettaglio della discesa

Dettaglio della discesa

Per fortuna, a un certo punto la discesa si addolcisce e, in un tratto pianeggiante, il sentiero esce dal bosco. Poco più in alto, una decina di metri sulla destra, si trova la Croce di Parma — purtroppo non segnalata — eretta in memoria del 112° Fanteria, che combatté su queste pendici dal 26 giugno 1916 al 26 giugno 1917.

Verso la fine del bosco

Verso la fine del bosco

Salita verso la croce

Salita verso la croce

Croce di Parma

Croce di Parma

Croce di Parma

Croce di Parma

Si continua a scendere lungo la pista Stalder fino a incrociare una strada forestale, dove si svolta a sinistra in direzione est.

Incrocio con la strada

Incrocio con la strada

Dettaglio della strada

Dettaglio della strada

Si prosegue sulla strada per circa 500 metri, quindi si scende a destra lungo un sentiero non segnalato ma ben visibile.

Inizio del sentiero sulla destra

Inizio del sentiero sulla destra

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Forse per la luce, forse perché il giorno prima aveva piovuto, o chissà per quale motivo, attraversare questo bosco è stata un’esperienza incredibilmente rigenerante.

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Dettaglio del sentiero nel bosco

Questo sentiero era con ogni probabilità un collegamento militare. Particolare la roccia che costeggia il tracciato, al cui interno è ricavata una piccola postazione.

Postazione in roccia

Postazione in roccia

Superata la roccia, il sentiero si ricongiunge al percorso dell’andata nei pressi della lapide dedicata a Giuseppe e Rinaldo Rigoni, da cui si scende lungo la stessa strada percorsa in salita fino al parcheggio.

Panorama lungo il sentiero del ritorno

Panorama lungo il sentiero del ritorno


Come si raggiunge:

Da Asiago (VI), uscire dal centro verso Gallio, seguire le indicazioni per la contrada Ebene, aeroporto. Tenete l'aeroporto sempre sulla sinistra fino nei pressi dell'hangar dove, a sinistra andrete verso l'ingresso dell'aeroporto e a destra verso il Monte Zebio. Seguite sempre la strada e, superati due tornanti, trovate sulla sinistra lo spazio per parcheggiare.

Apri la mappa Google per il calcolo itinerario


Mappa e traccia GPS:

Mappa e traccia Monte Zebio da Val Giardini

Monte Zebio da Val Giardini

SCHEDA PERCORSO

Zona:

Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago

Provincia / Comune:

Vicenza / Asiago

Categoria:

Montagne, Musei, Sacrari, Cimiteri e Lapidi di Guerra

Tipologia:

Naturalistico, Storico, Panoramico

Periodo storico:

Prima Guerra Mondiale, Seconda Guerra Mondiale

Coordinate punto di arrivo:

45.923297 - 11.510164
(45°55'23" N - 11°30'36" E)

Coordinate parcheggio:

45.900290 - 11.523162
(45°54'1" N - 11°31'23" E)

Altitudine di partenza (m):

1150

Altitudine di arrivo (m):

1671

Altitudine minima (m):

1150

Altitudine massima (m):

1750

Dislivello (m):

640

Difficoltà del percorso:

E - Escursionistico

Ore a piedi:


(complessive, esclusa visita)
4 ore 15 minuti

Km totali:

11,40

Come si raggiunge:

A piedi

Tipo di tragitto:

Percorso ad anello

Data visita: 31/08/2025
Data pubblicazione: 28 Settembre 2025

Autore:

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