Ore a piedi: 1,00
Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti
Ulteriori dettagli , Mappa e GPX
Dove si mescolano natura selvaggia e antiche leggende, nasce un percorso capace di trasportare chi vi cammina in un mondo sospeso tra realtà e fantasia. Secondo le tradizioni dell’Altopiano dei Sette Comuni, qui dimoravano le Zéelighen Baiblen, le “Beate Donnette”, fatine minute vestite di bianco, amiche degli animali dei boschi e generose nei confronti di chi mostrava bontà e rispetto per la natura.
Si racconta che donassero gomitoli di lana magici, scintille di un incanto antico che non si esaurisce mai, destinati a chi vive con cuore sincero. Ma le Baiblen sapevano anche punire l’orgoglio e l’arroganza: chi, infatti, tradiva la fiducia della “casetta delle fate”, vedeva svanire il dono e il proprio destino mutare in un attimo.
Questo itinerario non è dunque solo un’escursione: è un viaggio nel tempo, un incontro con la memoria delle montagne, un’opportunità per ascoltare il bosco e scoprire, tra il fruscio delle foglie e lo stormire del vento, la magia nascosta di un luogo che ancora conserva e custodisce i suoi segreti.
Dal piccolo parcheggio si cammina per pochi metri in direzione Roana, quindi si imbocca la stradina sulla destra. Dopo un breve tratto si svolta a sinistra, arrivando di fronte al civico 53. L’inizio del sentiero si trova proprio qui: un passaggio stretto tra il muretto e il lato della casa, da cui ha inizio la discesa.
Inizio del percorso verso Roana
La strada di accesso
Vista verso il civico 53
Indicazione
Il passaggio vicino alla casa
Dettaglio del passaggio
Superata la casa si apre un piccolo prato in leggera discesa verso valle. Il sentiero qui è quasi assente, ma è importante mantenersi sul lato sinistro del prato.
Il piccolo prato
L'inizio del sentiero
Al termine del prato il sentiero torna ben visibile e corre sul lato sinistro della piccola valle. Mano a mano che si scende, la valle si fa sempre più profonda ed il bosco sempre più fitto.
Dettaglio del sentiero
Dettaglio del sentiero
È necessario prestare attenzione in alcuni punti dove il terreno ha ceduto leggermente, rendendo il sentiero più stretto e insidioso.
Dettaglio del sentiero
Dettaglio del sentiero
Dettaglio del sentiero
Quando il sentiero si allarga leggermente, subito dopo aver superato un passaggio tra le rocce, si svolta a destra compiendo una sorta di tornante. È un punto da non sottovalutare: il sentiero sembra proseguire dritto, ma quella traccia è fuorviante. Nella zona alcune piante portano nastri bianco-rossi che aiutano a individuare la direzione corretta.
Passaggio prima della svolta a destra
Svoltare a destra dopo il masso
Dopo la svolta una piccola tabella conferma la direzione del percorso. Poco oltre si incontra un passaggio che può risultare impegnativo, ancora più stretto e delicato rispetto al precedente.
Dettaglio del sentiero
Dettaglio del sentiero
Il sentiero prosegue costeggiando le rocce. Lungo il percorso una splendida pianta di edera avvolge la parete come un ornamento naturale, quasi a introdurre il cammino che conduce alla leggendaria dimora delle beate donnette.
Parete con decorazione naturale
Dettaglio del sentiero
Dettaglio del sentiero
Dettaglio del sentiero
Ancora pochi metri e si raggiunge l’ingresso della loro dimora. Una piccola apertura nella roccia lascia intuire quanto minute dovessero essere queste figure leggendarie. Colpisce l’assenza di una scaletta che faciliti l’accesso… forse viene rimossa quando non sono in casa, per custodire meglio i loro segreti.
Ingresso della grotta
Ma se non c’è una porta, perché non provare a entrare? L’accesso non è dei più semplici, ma la curiosità è più forte. Prima, per rispetto, ho chiesto permesso più volte… nessuna risposta è arrivata, quindi mi sono fatto coraggio e ho provato a infilarmi comunque.
Dentro la grotta
Dentro la grotta
All'interno non si nota alcun arredo; forse, con un tocco della loro magia, riescono a nasconderlo alla vista dei visitatori. Una traccia della loro presenza però rimane: un gomitolo incastrato in una piccola fessura della roccia, come se qualcuno l’avesse lasciato lì di proposito.
Il gomitolo
Vista verso l'uscita
Lasciando la grotta alle spalle, si ha la sensazione di aver sfiorato un frammento di fiaba, un luogo dove la leggenda ancora respira tra le rocce e il silenzio del bosco.
Come si raggiunge:
Da Roana (VI) si prosegue verso Rotzo. Verso la fine del paese di Mezzaselva, dopo una leggera doppia curva, si trova il piccolo parcheggio sulla sinistra della strada.
Mappa e traccia GPS:
SCHEDA PERCORSO | |
|---|---|
Zona: | Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago |
Provincia / Comune: | Vicenza / Roana |
Categoria: | Grotte e Voragini |
Tipologia: | Naturalistico |
Coordinate punto di arrivo: | 45.863333 - 11.427366 (45°51'47" N - 11°25'38" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.868945 - 11.426576 (45°52'8" N - 11°25'35" E) |
Altitudine di partenza (m): | 996 |
Altitudine di arrivo (m): | 831 |
Altitudine minima (m): | 831 |
Altitudine massima (m): | 996 |
Dislivello (m): | 185 |
Difficoltà del percorso: | EE - Escursionisti Esperti |
Ore a piedi:(complessive, esclusa visita) | 1 ora |
Km totali: | 1,90 |
Come si raggiunge: | A piedi |
Tipo di tragitto: | Percorso di ritorno coincide con quello di andata |
Data visita: 07/09/2025
Data pubblicazione: 09 Dicembre 2025
Autore: Corrado De Zanche