Monte Raitertal

Monte Raitertal

Zona di accampamento dei partigiani nel secondo conflitto mondiale (m 1398)

 

Zona: Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago
Ore a piedi: 2,20
Difficoltà: E - Escursionistico
Ulteriori dettagli ,    Mappa e GPX

Con questo percorso ad anello è possibile salire al Monte Raitertal utilizzando il sentiero 888 dei Partigiani. 

Come punto di partenza abbiamo scelto il Baito Pria dell'Acqua che si trova circa a metà nella strada che da Asiago porta al rifugio Granezza.

Baito Pria dell'Acqua

Baito Pria dell'Acqua

Abbiamo cominciato la salita in direzione ovest, lungo la strada sterrata.

Inizio del percorso di fronte al baito

Inizio del percorso di fronte al baito

Dettaglio del primo pezzo del percorso

Dettaglio del primo pezzo del percorso

Dopo 1,2 km troviamo sulla sinistra l'inizio del Sentiero dei Partigiani 888.

Inizio del sentiero dei Partigiani n.888

Inizio del sentiero dei Partigiani n.888

Il sentiero, dapprima strada, diventa tale dopo una radura

Particolare del percorso

Particolare del percorso

Particolare del percorso

Particolare del percorso

La radura, termine della strada

La radura, termine della strada

e si continua la salita su questo sterrato

Dettaglio del sentiero in salita

Dettaglio del sentiero in salita

Dettaglio del sentiero in salita

Dettaglio del sentiero in salita

fino ad incrociare diverse tabelle che indicano le posizioni dei vari accampamenti delle brigate partigiane.

Indicazioni del sentiero verso gli accampamenti partigiani

Indicazioni del sentiero verso gli accampamenti partigiani

Zona di accampamento della compagnia "7 Comuni"

Zona di accampamento della compagnia "7 Comuni"

Indicazioni verso l'accampamento della "II compagnia"

Indicazioni verso l'accampamento della "II compagnia"

Zona di accampamento della "II compagnia"

Zona di accampamento della "II compagnia"

Nel bosco un geco gigante sembra si stia arrampicando sull'albero ...

Geco gigante

Geco gigante

Attraversata la zona degli accampamenti inizia la discesa su sentiero per poi trasformarsi in strada forestale.

Sentiero di discesa

Sentiero di discesa

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Dettaglio del sentiero

Dopo circa mezzo chilometro di discesa una deviazione a sinistra porta alle 5 lapidi dei partigiani trucidati.

Deviazione verso le lapidi dei partigiani

Deviazione verso le lapidi dei partigiani

La deviazione è breve, e ben segnalata. Le lapidi sono sparse su diverse rocce.

Lapide di Antonio Rosa

Lapide di Antonio Rosa

Lapide di Rinaldo Arnaldi

Lapide di Rinaldo Arnaldi

Lapide di Giuseppe Binotto

Lapide di Giuseppe Binotto

Lapide di Bruno Brusaterra

Lapide di Bruno Brusaterra

Lapide di Giacomo Scopel

Lapide di Giacomo Scopel

Tornati sulla strada si prosegue su di essa fino al termine della stessa. Non abbiamo preso il sentiero segnalato sulla destra.

Dettaglio del percorso

Dettaglio del percorso

Indicazioni per il sentiero da non prendere

Indicazioni per il sentiero da non prendere

Arrivati all'incrocio si prosegue a sinistra verso nord-est in direzione del rifugio Granezza.

Arrivo alla strada verso il rifugio Granezza

Arrivo alla strada verso il rifugio Granezza

Retro del rifugio Granezza

Retro del rifugio Granezza

Monumento ai caduti

Monumento ai caduti

Al rifugio Granezza si prosegue a sinistra in direzione nord su strada asfaltata fino al punto di partenza.

Strada asfaltata verso il punto di partenza

Strada asfaltata verso il punto di partenza

Dettaglio della strada

Dettaglio della strada

Lungo la strada ...

Lungo la strada ...

In vista del punto di partenza

In vista del punto di partenza

Un'osservazione personale sulle lapidi dei partigiani: perché una bandiera italiana è rovescia? Lungo il percorso se ne trovano parecchie sottosopra, ma almeno quelle nei pressi delle lapidi dovrebbero essere messe correttamente! 


Come si raggiunge:

Da Asiago (VI) in direzione Bassano - Marostica. Superato l'ospedale, dopo circa 600 metri, si devia sulla destra su una strada sterrata con indicazione rifugio Granezza - Sacello di Granezza. Si prosegue per altri 2,5 km fino ad arrivare al baito.

Apri la mappa Google per il calcolo itinerario


Mappa e traccia GPS:

Monte Raitertal

SCHEDA PERCORSO

Zona:

Altopiano dei 7 Comuni o di Asiago

Provincia / Comune:

Vicenza / Asiago

Categoria:

Montagne, Sacrari, Cimiteri e Lapidi di Guerra

Tipologia:

Naturalistico, Storico

Periodo storico:

Seconda Guerra Mondiale

Coordinate punto di arrivo:

45.818661 - 11.516783
(45°49'7" N - 11°31'0" E)

Coordinate parcheggio:

45.835653 - 11.520414
(45°50'8" N - 11°31'13" E)

Altitudine di partenza (m):

1118

Altitudine di arrivo (m):

1398

Dislivello (m):

280

Difficoltà del percorso:

E - Escursionistico

Ore a piedi:


(complessive, esclusa visita)
2 ore 20 minuti

Km totali:

8,00

Come si raggiunge:

A piedi

Tipo di tragitto:

Percorso ad anello

Storia:

(tratta dai tabelloni in loco)

PRIA DE L'ACQUA
Il nome della località è evocativo di uno dei problemi logistici maggiormente drammatici e di più difficile soluzione, benché ampiamente trascurato nelle ricostruzioni degli eventi bellici sull'Altipiano: quello della scarsità d'acqua. Il carattere carsico della locale struttura geologica aveva reso arduo l'approvvigionamento dell'acqua per gli uomini, ed ancor più per i moltissimi quadrupedi che costituivano allora l'ossatura indispensabile dell'intero sistema dei trasporti, fin dai primi mesi del conflitto. L'offensiva della primavera del 1916, con la conquista austro-ungarica dell'intera parte settentrionale della conca altopianese aveva trasformato il problema in un autentico dramma. In mano avversaria erano infatti rimaste le principali fonti idriche cui attingere per garantire anche solo la sopravvivenza fisica di uomini e animali. L'unica soluzione possibile fu quella di trasportare con ogni mezzo utile, soprattutto con gli autocarri, dato che, la ferrovia a cremagliera da Piovene era sotto tiro, l'acqua dalla pianura ai 1.000 metri dell'Altopiano.

Foto storica

Foto storica

Nei primi giorni tale quantità non raggiungeva i 30.000 litri giornalieri, un'autentica goccia nel deserto; al termine dell'offensiva austriaca, quando la riconquista di Gallio consentì comunque il recupero di una delle sorgenti più importanti, e la ferrovia quanto meno. fino a Campiello era tornata funzionare regolarmente, raggiungevano l'Altopiano 700.000 litri di acqua al giorno. Quanto bastava per sopravvivere, ma non certo per consentire condizioni igieniche adeguate. Quando a fine agosto la Brigata "Milano", ad esempio, scese dalle linee dello Zebio, l'idea di internare in ospedale gli affetti da scabbia dovette essere scartata; da un esame anche solo sommario risultò infatti che si sarebbe dovuto internare oltre la metà della sua forza.

Foto storica

Foto storica


Data visita: 05/06/2022
Data pubblicazione: 23 Aprile 2023
Ultimo aggiornamento: 19 Luglio 2025

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