Ci troviamo in Vallarsa, luogo di battaglia della prima guerra mondiale tra Italiani e Austriaci e quindi una zona ricca di testimonianze: dal vicino forte Pozzacchio al campo trincerato sul monte che sovrasta Matassone, ricco anch'esso di testimonianze, dal percorso della pace al Parco della Pace del monte Zugna
verso il Campo Trincerato Matassone
verso il Campo Trincerato Matassone
monte zugna visto dal Campo Trincerato Matassone
Dal parcheggio é possibile scegliere se andare a destra o a sinistra, andando a destra si incontreranno subito le trincee, scegliendo invece di iniziare il percorso a sinistra attraverseremo dei prati e costeggeremo gli orti di questo piccolo paesino prima di incontrare le trincee.
la mappa del Campo Trincerato Matassone
i prati del Campo Trincerato Matassone
flora Campo Trincerato Matassone
flora Campo Trincerato Matassone
flora Campo Trincerato Matassone
Le prime trincee che troviano sono rivolte a Ovest verso il paese di Matassone
Le trincee verso Matassone
trincee verso Matassone
trincee verso Matassone
La prima postazione d'obice era rivolta a Sud verso il vicentino
corridoio postazione d'obice
la postazione del'obice
la postazione vista dal'alto
L'entrata alle trincee é vicina alla prima postazione d'obice
entrata alle trincee
entrata alle trincee
entrata alle trincee
In questa zona iniziano dei camminamenti protetti per raggiungere le trincee, dapprima sono trincee più profonde poi diventano corridoi coperti
le trincee
le trincee
la trinceea vista dall'alto
I camminamenti al riparo
L'entrata
labirinto dei camminamenti coperti
labirinto dei camminamenti coperti
labirinto dei camminamenti coperti
un'uscita
l'uscita ostruita dai detriti
La seconda postazione d'obice del Campo Trincerato Matassone puntava sempre sul vicentino
seconda postazione d'obice del Campo Trincerato Matassone
un altra postazione d'obice sempre rivolta verso il vicentino
altra postazione
altra postazione
poco oltre un rifugio in calcestruzzo armato per il riparo della guarnigione
l'entrata del rifugio
L'ex forte Matassone era il fulcro del campo trincerato.
Arrivati al ex forte di Matassone ci troviamo davanti a un ammasso di macerie, é un'opera in casamatta di calcestruzzo armato, con buoni ricoveri rimasta però incompiuta. La guarnigione prevista era formata da mezza compagnia di fanteria dalla riserva mobile dello sbarramento.
Dell'opera oggi rimane ben poco, attorno ad essa qualche camminamento sul rovescio, con ogni probabilità é una modifica aggiunta alla struttura originale, ad uso della difesa italiana. I cannoni dovevano battere le strade di destra e sinistra Leno. Il progetto originale prevedeva il completamento della linea difensiva della Vallarsa con un grande e moderno forte sullo Zugna; mentre tra il Matassone e il Pozzacchio correva una linea quasi continua di trincee con ricoveri in caverna, protetta da profondi reticolati.
ex forte Matassone
ex forte Matassone
ex forte Matassone
ex forte Matassone
ex forte Matassone
ex forte Matassone
Quasi di fronte al forte di Matassone, vi é il forte Pozzacchio da poco restaurato
ex forte Pozzacchio
e sempre sotto all'ex forte di Matassone troviano delle altre trincee italiane
le trincee italiane
le trincee italiane
inizio delle trincee
le trincee italiane
le trincee italiane
verso le trincee italiane
Il percorso
percoso Campo Trincerato Matassone
percoso Campo Trincerato Matassone
percoso Campo Trincerato Matassone
percoso Campo Trincerato Matassone
percorso Campo Trincerato Matassone
Fuori dal tracciato, all'incirca sotto il campo trincerato e non segnata sulla mappa presente all'inizio del percorso, c'é una postazione in caverna protetta da mitragliatrici, con funzione di ricovero e deposito.
Entrata della postazione in caverna
Postazione per mitragliatrice
Postazione per mitragliatrice
Postazione per mitragliatrice
l'uscita della postazione/magazzino
L'interno. Depositi, magazzini e riservette.
Locali interni alla postazione
Locali interni alla postazione
Locali interni alla postazione
Locali interni alla postazione
Locali interni alla postazione
In fine una visuale sulla Vallarsa
Visuale della valle a Sud verso Vicenza
Visuale della valle a Nord verso Rovereto
Storia:
Sulle alture di Matassone, nell'imminenza della guerra, nell'autunno del 1914, il Genio militare austro-ungarico realizzò un campo trincerato, composto da due capisaldi circolari chiusi circondati da fasce di reticolati. Si articolava in postazioni per obice, trincee e camminamenti, alcuni dei quali coperti, che permettevano ai soldati di raggiungere le diverse posizioni. Inoltre vi erano un osservatorio, una stazione di comunicazione attraverso segnali ottici con il vicino forte di Valmorbia-Pozzacchio e un rifugio in calcestruzzo armato per l'alloggio della guarnigione.
Il progetto della difesa della Vallarsa era nelle idee dell'esercito austro-ungarico fin dagli inizi del secolo, perché permetteva buone possibilità di penetrazione verso il territorio italiano. Nelle idee vi era un forte sullo Zugna ed uno sul Pasubio, mai realizzati. Vennero invece realizzati il forte di Pozzacchio (Valmorbia Werk) e un campo trincerato a Matassone.
All'inizio della guerra, come ben sappiamo, l'esercito austro-ungarico decise di portare la propria linea difensiva a Rovereto arretrando e abbandonando quindi la Vallarsa. Le truppe italiane furono in grado quindi di avanzare notevolmente e di occupare, fin dal giugno del 1915, Pozzacchio e Matassone. Durante la Strafexpedition, nel maggio 1916, l'esercito austro-ungarico riuscì ad avanzare e a riconquistare le due località. L'esercito italiano dovette arretrare le proprie linee, ma riuscì a conservare alcune posizioni strategiche fondamentali, tra le altre il crinale dello Zugna, il cui controllo permetteva il controllo della Vallarsa e impedire agli austro-ungarici il libero transito in Vallarsa e quindi la discesa verso il Veneto. Durante la controffensiva del 28 giugno 1916, gli italiani riuscirono a rientrare in possesso di Matassone, mentre forte Pozzacchio rimase in mano austro-ungarica fino alla fine del conflitto.
Collocazione geografica:
La Vallarsa e una piccola valle fluviale scavata dal torrente Leno e si trova nel Trentino sudorientale. Le sue 42 frazioni sono distribuite sulle Piccole Dolomiti a Sud-Ovest e sul massiccio del Pasubio a Est.
Zona di confine tra lmpero Austro-Ungarico e Regno d'ltalia, fu teatro di lunghi e tragici combattimenti tra il 1915 e il 1918.
Come si raggiunge:
Da Vicenza seguire l'autostrada A31 fino all'uscita Thiene-Schio, seguire le indicazioni per Rovereto (TN) lungo la SP46 e quindi sulla SS46, all'altezza di Anghebeni prendere a sinistra la SP89 "Sinistra Leno" per altri 7 chilometri fino a raggiungere la frazione di Matassone.
Da Rovereto (TN) seguire le indicazioni per Vallarsa, su Viale Schio e quindi SP89, per circa 13 chilometri fino a raggiungere Matassone.
Tempi di percorrenza:
A lato della strada sono presenti dei parcheggi e in 5 minuti sarete già al campo trincerato.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Piccole Dolomiti, Pasubio, Novegno |
Provincia / Comune: | Trento / Vallarsa |
Categoria: | Fortificazioni |
Tipologia: | Naturalistico, Paesaggistico, Storico, Panoramico |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.816825 - 11.080478 (45°49'0" N - 11°4'49" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.815889 - 11.078132 (45°48'57" N - 11°4'41" E) |
Altitudine di partenza (m): | 840 |
Altitudine di arrivo (m): | 850 |
Dislivello (m): | 10 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 30 minuti |
Come si raggiunge: | A piedi, In auto, In mountain bike |
Data visita: 22/08/2013
Data pubblicazione: 04 Febbraio 2014
Autore: Denis B.
Coautore: Flavio Cattelan