forte Corno
Essendo di costruzione piú tarda del Larino, il forte Corno era giá di diversa concezione e sostanzialmente piú moderno. La pianta é irregolare e presenta due fronti principali, uno rivolto a sud e l'altro ad est, un fianco rivolto ad ovest ed il fronte di gola rivolto a nord; la parte piú occidentale era la piú alta e comprendeva un fabbricato a due piani, ricoperto di terra (soluzione adottata in piú opere, con lo scopo di attutire la potenza dei proiettili d'artiglieria) e sostenuto da un muro; qui erano sistemati magazzini, dormitori ed altri locali di servizio. La parte piú ad est era piú bassa e comprendeva parte dell'armamento del forte. In un avvallamento a nord-est dell'opera, vi sono due caserme capaci complessivamente di circa 400 uomini ed una scuderia per 40 cavalli.
L'ingresso con feritoie era nel fianco verso il monte. Il fronte di gola era costituito da un muro munito di feritoie. Esternamente a sud-est c'é un piccolo fabbricato con feritoie formante un blockhaus. Era inoltre dotato di una cupola osservatorio fissa d'ausilio per i cannoni posti sull'angolo nord-ovest e uno in cupola girevole per gli obici sul lato est. Un potente riflettore era posizionato in una cupola girevole. Aveva la possibilitá di sbarrare la valle intera assieme al Cariola battendo i suoi eventuali angoli morti e non solo la strada come il Larino e gli altri della zona. Il rifornimento idrico era assicurato da un acquedotto che partiva dal Rio Revegler. Il colore della costruzione era grigio-verdastro.
tratto da: www.fortificazioni.net
Lungo la strada che da Praso (TN) porta al forte
forte Corno - ricovero lungo la strada
forte Corno - depositi lungo la strada
forte Corno - depositi lungo la strada
arrivo al forte
Il forte Corno - Arrivo a 1068 metri
Il forte Corno
Il forte Corno - dopo i lavori
forte Corno - il ponte retrattile
giá da qui si vedono i primi lavori di recupero sul forte, la copertura completamente rifatta come era in origine, a parte il colore ora grigio ma all'epoca era ovviamente a chiazze, il fossato ripulito dalle sterpaglie e il ponte per l'entrata ricostuito
forte Corno - il fianco est
forte Corno - lato Nord
forte Corno - fianco Ovest
forte Corno - fianco Ovest dopo i lavori
postazione di mitragliatrice sopra l'entrata del forte
forte Corno - postazione di mitragliatrice
la poterna a difesa dell'ingresso e del fossato, prima del restauro e dopo il ripristino
Forte Corno - la poterna a difesa dell'ingresso
Forte Corno - la poterna dopo i lavori
Forte Corno - la poternaa difesa del fossato
Forte Corno - la poterna dopo i lavori
Forte Corno - particolare del fianco Ovest
il recupero di una stanza
forte Corno - l'interno dopo il recupero
forte Corno - finestra in stile dopo il recupero
la colombaia (camera mortuaria)
forte Corno - la camera mortuaria
la stanza del generatore
forte Corno - la stanza del generatore
le bocche da fuoco per i cannoni e ganci per sollevamento dei pezzi e delle munizioni, ognuna di queste postazioni aveva una stanza come riserva per le munizioni
forte Corno - bocca da fuoco
forte Corno - un'altra cannoniera
forte Corno - gancio di sollevamento
verso il tetto
forte Corno - passaggio verso il tetto
sul tetto del forte
forte Corno - il tetto
forte Corno - il tetto
forte Corno - panorama sulla Val del Chiese
i locali piú protetti del forte: i depositi munizioni
forte Corno - prima polveriera
forte Corno - seconda polveriera
forte Corno - l'ultima polveriera
uscita sul cortile interno
forte Corno - ingresso dal cortile interno
il cortile
forte Corno - lo stretto cortile interno
forte Corno - lo stretto cortile interno
forte Corno - cortile interno
forte Corno - cortile interno
stanze conservate ripulite dai detriti
forte Corno - stanze ripulite dai detriti
forte Corno - stanze ripulite
stanze del pianoterra con soffitto crollato ma ripulite dalle macerie
forte Corno - camerate
forte Corno - camerate
forte Corno - camerate
forte Corno - camerate
forte Corno - camerate
forte Corno - camerate
forte Corno - locali al piano terra
forte Corno - locali al piano terra
i corridoi del forte
forte Corno - corridoio
forte Corno - corridoio verso la poterna
forte Corno - scale
forte Corno - corridoio delle polveriere
forte Corno - corridoio delle polveriere
forte Corno - verso la poterna
forte Corno - corridoio verso le scale
una guardiola
forte Corno - guardiola
qui non mancano le scale
forte Corno - scale
forte Corno - scale
forte Corno - scale
forte Corno - scale
forte Corno - scale e corridoio di collegamento
forte Corno - scale
forte Corno - scale
altre stanze
forte Corno - depositi
forte Corno - polveriera
forte Corno - ricovero
forte Corno - bocche da fuoco per il fiancheggiamento
forte Corno - bocche da fuoco per il fiancheggiamento
sopra al forte ci sono delle gallerie dove erano stati spostati i pezzi del forte, sono state fatte saltare dagli austriaci in ritirata
forte Corno - gallerie sopra il forte
forte Corno - gallerie sopra il forte
forte Corno - gallerie sopra il forte
vista del forte dalle gallerie sovrastanti
Forte Corno - vista dalle gallerie
Forte Corno - vista del forte dopo i lavori
Storia:
Il forte Corno faceva parte della seconda fase di rafforzamento dei confini (1880/1892). Infatti dopo i forti della prima fase: il Larino, il Danzolino e il Revegler, vennero costruiti ad integrazione il forte Corno e il Cariola. Costruito tra il 1883 e il 1890 e anche se successivamente fu riadattato e rimodernato tra il 1909 e il 1910, all'inizio del conflitto fu disarmato perché considerato obsoleto e i suoi pezzi furono piazzati all'aperto in localitá Peschiera. Nella seconda guerra mondiale (1940/1945) fu usato come postazione di mitragliatrici. Passato per un periodo sotto proprietá privata, il comune di Praso ne poi ha rilevato la proprietá e ha effettuato il restauro dell'opera.
Innalzato sul versante destro della Valle del Chiese operava in sinergia con il forte Cariola controllando la diramazione per Daone.
Foto storica del Forte Corno nel 1915
Come si presentava il Forte Corno nel 1915, foto concessa da Luca Lorenzi
Armamento
La sua potenza di fuoco era garantita da 6 cannoni da 12 cm M80 posti in casamatte con aperture corrazzate e da 3 obici M05. Per la difesa ravvicinata era dotato di 2 mitragliatrici.
Come si raggiunge:
Per arrivare al forte ci sono due modi: posteggiando l'auto nel parcheggio del forte Larino, per poi proseguire lungo il vecchio sentiero che collegava il forte Larino con il forte Corno o altrimenti si arriva a Praso (TN) e si seguono i cartelli per forte Corno, la strada stretta ma si arriva con l'auto davanti al forte.
Date e Orari d'apertura
Per le date e gli orari d'apertura potete consultare la pagina web del comune di Praso, oppure contattarlo al Tel. 0465 674073.-
Tempi di percorrenza:
Il tempo necessario a piedi per l'andata e il ritorno di due ore.
Mappe Interattive:
SCHEDA PERCORSO | |
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Zona: | Adamello-Brenta |
Provincia / Comune: | Trento / Praso |
Categoria: | Fortificazioni |
Tipologia: | Storico, Panoramico, Culturale |
Periodo storico: | Prima Guerra Mondiale |
Coordinate punto di arrivo: | 45.962330 - 10.647574 (45°57'44" N - 10°38'51" E) |
Coordinate parcheggio: | 45.963098 - 10.647832 (45°57'47" N - 10°38'52" E) |
Altitudine di partenza (m): | 710 |
Altitudine di arrivo (m): | 1070 |
Dislivello (m): | 360 |
Difficoltà del percorso: | T - Turistico |
Ore a piedi: (andata e ritorno, esclusa visita) | 2 ore |
Come si raggiunge: | A piedi, In auto, In mountain bike |
Data visita: 09/06/2013
Data pubblicazione: 15 Giugno 2013
Autore: Denis B.
Coautore: Flavio Cattelan