Monte Cimone

Abbiamo visitato il Monte Cimone e il cimitero Austro-Ungarico di Slaghenaufi il 28 luglio 2012.

E' strano come il nome Cimone sia ricorrente nei nomi delle montagne, questo monte è a ridosso della Valsugana a sud dei laghi di Levico e Caldonazzo e a nord dell'altopiano di Lavarone.

Volendo fare un percorso ad anello siamo partiti nei pressi di Monterovere, uscendo dalla SS349 verso Trento nella strada del Menador e seguendo poi il sentiero CAI 220. All'inizio del sentiero bisogna stare attenti ad andare a destra, l'inizio è poco segnalato.

Inizialmente il sentiero sembrerebbe una strada militare della prima guerra mondiale (visti alcuni accorgimenti di sostegno) e alcuni manufatti che sembrano il termine di qualche teleferica.

Il sentiero lascia poi la strada salendo sulla sinistra, nel periodo che siamo passati noi sembrava che avesse avuto una recente manutenzione.

Strani animali fanno capolino dal sottosuolo ....

Il sentiero è ora a ridosso della montagna, verso valle e in qualche occasione si intravedono scorci sui laghi sottostanti.

Per noi questa è stata una sorpresa, una tabella indica un punto panoramico. Dalla partenza sono passati circa 45 minuti.

Si scende una scaletta ed ecco una terrazza naturale stupenda, con tanto di protezioni per poter gustarsi al meglio ed in sicurezza il magnifico panorama.

Una tabella ci rende noto che questo belvedere si chiama Belvedere del Belem,

e ci da la possibilità di conoscere i nomi di alcuni monti, oltre a darci la direzione per Firenze, Gorizia e Cervinia, casomai volessimo andarci a piedi adesso sappiamo da che parte andare....

Il sentiero si incontra con altre strade, ma qui la segnaletica è veramente precisa.

Finalmente in cima dopo un'ora e 35 minuti dalla partenza.

Un po' di delusione perché il posto è poco panoramico, ma è comunque una meta raggiunta!

Però, poco prima della cima, altre tabelle indicano un ulteriore punto panoramico.

E' visibile il Forte Serrada (o Forte Doss delle Somme), l'osservatorio di Monte Rust e la piana di Lavarone.

Siamo scesi inizialmente per il sentiero CAI224 che poi abbiamo lasciato seguendo la strada non asfaltata verso sud.

Anche qui le indicazioni non mancano fino ad arrivare al Cimitero militare austro-ungarico di Slaghenaufi dopo 2 ore e 25 minuti dalla partenza.

Per visitare questo cimitero è possibile arrivarci anche in macchina, la località è Slaghenaufi vicino al paese Bertoldi.

Il cimitero è ben tenuto, per non dimenticare le vicende della Grande Guerra. Sotto riporto quanto scritto nella tabella trovata nei pressi del cimitero.

Il ritorno avvenuto sempre su strada a fondo naturale con qualche passaggio sotto le rocce ma soprattutto con una enorme quantità di fragole!

Il giro completo è durato 3 ore 35 minuti di cammino escluse le varie fermate per il pranzo e le visite.

Come si raggiunge:

Da Asiago verso Lavarone, dopo il passo Vezzena si incontra la località Monterovere e la strada che porta a Caldonazzo e Trento.

Mappe Interattive:

Storia:

(tratta dai tabelloni trovati in loco)

Cimitero militare austro-ungarico di Slaghenaufi

Il cimitero di Slaghenaufi è sorto in diretta vicinanza al luogo dove ebbe sede durante il primo conflitto mondiale un ospedale da campo austro-ungarico.

Per il vicino fronte delle Vezzene l'ospedale militare di Slaghenaufi fu di fondamentale importanza. Nel cimitero sono ancora sepolti 748 soldati. Le salme sono state deposte con rito funebre officiato dal cappellano militare a.u. nella piccola cappella in legno eretta ancora all'inizio delle ostilità.

La chiesetta attuale è stata rifatta nell'anno 1954 nello stesso luogo e mantenendo la stessa tipologia.

Questo cimitero è rimasto intatto come all'indomani del primo conflitto mondiale, mantenendo le caratteristiche originali, in virtù di precisi accordi tra il Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra e la Croce Nera Austriaca.